La vita segreta dei maschi

La protagonista e' certamente una donna dal livello culturale e dalla raffinatezza non comuni. Però già dopo pochi capitoli il tutto diventa noioso e ripetitivo.

Questo è un libro nel quale ogni uomo può facilmente riconoscere alcuni aspetti del proprio carattere e della propria sessualità. Vizi, difetti, tendenze anomale ma anche umanità, spontaneità e dolcezza sono i tratti distintivi dei personaggi maschili che popolano l'allegra fattoria di questo romanzo. L'autrice, immedesimandosi nella protagonista, identifica i suoi partner attribuendo loro tratti caricaturali che li inquadrano in un divertente "bestiario", dove il carattere volitivo e dominante della escort può finalmente concretizzare il sogno femminile dell'inversione dei ruoli fra uomo e donna. La principale chiave di lettura del romanzo, ma anche il limite della protagonista, stanno proprio qui: l'emancipazione della escort, il suo fascino, la sua desiderabilità, la sua capacità di controllare la situazione, sono tanto più forti quanto maggiore è la distanza fra lei ed i suoi clienti. La protagonista rappresenta il sogno irraggiungibile dei maschi che la attorniano, l'impossibile chimera, dalla quale si può ottenere solo il corpo ma mai l'anima. Le contraddizioni dei suoi corteggiatori emergono proprio nella consapevolezza che il denaro non può comprare qualsiasi cosa, e la loro sfida principale consiste nel cercare, spesso vanamente, di abbattere la barriera stabilita dal rapporto professionale fra cliente e fornitrice del servizio. Sfatiamo un luogo comune: non tutte le protagoniste del sex-business sono costrette, sfruttate, soggiogate ed infelici. La escort è una libera professionista, con una sua deontologia, un tariffario, una serie di regole da ottemperare, ed esige dai clienti rispetto e puntualità. La lezione di vita che emerge fra le righe dovrebbe fare riflettere ciascuno di noi sul vero significato del mestiere più antico del mondo, la sua necessità sociale, la sua dignità sotto il profilo più squisitamente umano, il suo anelare ad un effettivo riconoscimento che, in molti Paesi sulla faccia della terra, è ancora inibito dal perbenismo.