Veleno d'inchiostro

Seguito di "Cuore d'Inchiostro", questo libro lascia senza fiato: migliore dell'antecedente, con scene intense e personaggi sempre più approfonditi. Splendido!

Bello anche questo volume, sempre curata dei dettagli la storia

Veleno d'Inchiostro, secondo volume della trilogia scritta da Cornelia Funke, ci porta letteralmente dentro Cuore d'inchiostro. Maggie ci trascina in un mondo di fate del fuoco, Dame bianche e uomini dei Mille Colori, ci fa soffrire, amare e sperare, ci fa scoprire che si può provare nostalgia per un luogo anche se non lo si conosce, che "la lingua ferisce più della spada" non è solo un detto, che non possiamo controllare le conseguenze di ciò che pronunciamo. Ma la migliore rivelazione è Dita di Polvere, perché aveva ragione: per le vie delle nostre città lui non era altro che cenere, ma nel suo mondo è fuoco che balla anche sotto la pioggia. È stato doloroso vedere Maggie innamorarsi di quel mondo, perché ho rivissuto tutti quei luoghi che ho chiamato casa ma che ho dovuto (o voluto?) lasciare; ho sentito la solitudine di Elinor nella sua biblioteca, perché quando una persona viene improvvisamente strappata dal tuo fianco, non importa chi altro ci sia con te, tu sei comunque sola. Ma ho anche sentito tutta la forza del silenzioso amore di Roxane, perché tutti noi abbiamo qualcuno nel cuore che aspetteremo in eterno, anche se forse lui nemmeno lo sa. Un libro cupo per molti tratti, ma con mille fiamme che come fiori meravigliosi sbocciano sotto la pioggia.