True. La mia storia

Una appassionante autobiografia che ci mostra un Mike Tyson senza veli. Una vita che può essere divisa in tre parti: La prima, quella di una giovinezza da piccolo delinquente passata nel ghetto di Brownsville (Brooklyn) tra scippi e furti senza poter nemmeno contare sull'affetto e sulle attenzioni dei propri genitori (padre inesistente e madre anaffettiva che passava da un partner all'altro). La seconda, rappresentata dalla grande ascesa nel mondo del pugilato (grazie soprattutto al suo primo allenatore e maestro di vita Cus D'Amato) e dalla conversione all'Islam, ma anche dal carcere, dai figli con varie donne, dai due matrimoni falliti e dai tantissimi soldi sperperati in risarcimenti, guai col fisco, sesso, droga, alcool e vizi vari. La terza, infine, ovvero quella dell'età matura, in cui Tyson si dedica alla redenzione e alla disintossicazione da sesso, droga e alcool. A far scattare tale molla sono la morte improvvisa della figlioletta Exodus, nonché la guida costante e giudiziosa della terza moglie Kiki, che è anche colei che ha dato alla luce gli ultimi due bimbi di "Iron" Mike, ovvero Milan e Morocco. In conclusione, un libro piuttosto lungo ma che scorre molto piacevolmente pagina dopo pagina e che descrive a 360 gradi la vita di uno dei più grandi pugili, nonché personaggi controversi, di tutti i tempi, capace di delinquere così come di aiutare tanta gente in difficoltà.

Biografia fatta veramente bene, tosta perche un po pesante, magari da leggere dopo i 18 anni per capire bene la sua vita.

Biografia che parla in maniera cruda e onesta dell'ascesa al successo di Mike Tyson nella Boxe al declino .Tyson figura contrastante della Boxe Americana, da ragazzo di strada cresciuto nel ghetto a contatto con la criminalità, rapinatore, trova in Cus D'Amato il suo mentore che lo porterà alla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi a soli 20 anni. Dalla conquista del titolo in poi inizia il lento e inesorabile declino di un atleta che è stato condannato prima per stupro e successivamente ha dilapidato il suo patrimonio nei lussi della vita, dalle auto, hotel di lusso, barche, locali "in", sesso, papponi, alcool, canne, fino alla dipendenza da cocaina. Alcune parti della biografia sono quasi ripetitive. Un uomo che non si è risparmiato nel godersi gli agi della vita andando anche "contro la legge". Una carriera gettata al vento, compresa la "fama", per un'esistenza da "tossico" come lui stesso si definisce. Un pentimento forse tardivo. Non un bel esempio nello sport, ma meno che mai nella vita.