Il tramonto della democrazia. Il fallimento della politica e il fascino dell'autoritarismo

Esistono intellettuali che fino agli anni '90 erano liberali e sostenitori della società aperta e che oggi invece sono a favore della destra conservatrice e reazionaria per la società chiusa. Questo è il tradimento dei chierici del XXI secolo. Anne Applebaum svolge la sua analisi in Polonia (prima delle recenti elezioni), Ungheria, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. Propone il concetto di "Stato illiberale a partito unico", derivante da Lenin ma senza sovrastruttura filosofica, dove il governo fa discendere tutti i poteri da quello esecutivo e limita libertà di parola, mercato, competizione, merito. Analizza il rapporto tra media e liberaldemocrazie. Indaga, tra i repubblicani degli Stati Uniti, il passaggio dall'ottimismo reaganiano al pessimismo culturale conservatore che mette sullo stesso piano democrazia e autocrazia (argomento dell'equivalenza morale: "La Russia è corrotta, ma tutti sono corrotti"). Infine, si chiede: quando lo Stato ha contrastato l'epidemia di Covid obbligando alla "società chiusa in casa", abbiamo allargato le maglie del suo potere arbitrario? Saggio indispensabile per riflettere sul nostro tempo.

E' finalmente uscito in italiano con Mondadori il libro di Anne Applebaum "Il tramonto della democrazia. Il fallimento della politica e il fascino dell'autoritarismo": per me è un capolavoro che tutti dovrebbero leggere per capire l'oggi e saper affrontare il futuro neanche troppo lontano. Un libro breve ma intenso che con i suoi veloci ritratti riesce a mostrare in maniera acuta e puntuale come sia veramente facile passare da una democrazia a un autoritarismo. Il tutto disvelando la profonda umanità dei vari individui: intellettuali e giornalisti conservatori un tempo convinti anti comunisti e liberali che in questo oscuro periodo si sono convertiti o rivelati degli ammiratori dell'autoritarismo. I motivi che si trovano nel testo per questa loro scelta sono i più vari: per convinzione, per interesse, per vanità, per odio, per risentimento, per sentimento di rivalsa, per ambizione, per brama di potere... Ecco che un piccolo libro ci fa vedere in maniera cruda l'animo umano come può trasformarsi repentinamente e in parallelo come le nostre apparentemente solide democrazie siano in verità fragili e facilmente trasformabili in stati autoritari. Ma è anche un libro intimo perchè questi intellettuali e giornalisti erano anche amici dell'autrice e di suo marito e questi rapporti si frantumano di fronte ai cambiamenti politici. Ma l'autrice non trascura il ruolo centrale nelle svolte autoritarie del controllo dei media, della eliminazione dell'indipendenza della magistratura, dell'attacco e del discredito lanciato contro le istituzioni democratiche e del fondamentale apporto della diffusione delle fake news. Queste ultime sono diventate l'epicentro dell'operazione di picconamento delle democrazie occidentali e la stessa autrice e suo marito ne sono stati colpiti. Questa profonda analisi tocca paesi diversi: Polonia, Ungheria, usa, Gran Bretagna ecc e si basa sul punto di vista di una conservatrice liberale anti comunista convinta (anche quando i regimi comunisti esistevano