La storia che volevamo

Pur avendo letto dei frammenti da cui già si intuiva che sarebbe andato oltre a quello che si poteva aspettare da trama e genere, non ero pronta. Non ero pronta ad avere lo stomaco attorcigliato dopo poche pagine. Non ero pronta ad arrabbiarmi così tanto e, perché no, a commuovermi. Come già successo con altri libri della stessa autrice, sotto la superficie, nascosto da una trama che sembra semplice, si cela ben altro. Molti temi vengono trattati in questo libro, oltre all’amore. I personaggi, apparentemente tipici, rivelano molti aspetti che li rendono complessi e affascinanti. Segnati entrambi da un passato doloroso, si nascondono dietro una maschera, un modo di porsi nei confronti della vita che non potrebbe essere più diverso. Per stare insieme devono accettarsi, accettare i loro sentimenti uno per l’altra e finalmente smettere di nascondersi. Ma accettarsi, non cambiare: i personaggi maturano nel corso del libro, ma non vengono snaturati. Ed è questo che rivela il talento, perché li rende molto veri, credibili e dà alla storia una profondità unica, che parla di accettazione, di diversità, di rispetto reciproco. Parla dell’importanza della sincerità, ma anche dell’impegno nel raggiungere i propri obiettivi, parla di guardare oltre se stessi e capire che è solo con gli altri che siamo completi. In più, se ci mettete personaggi di contorno perfettamente descritti (ognuno con il suo ruolo, indimenticabili), ironia, un pizzico di poesia, arrabbiature e forse una lacrimuccia, be’ avrete un libro assolutamente da leggere e assaporare.