Solo. Disperso in acqua nell'Oceano indiano

Dopo aver divorato anni fa LONTANO DAL MONDO - RACCONTO DI UN NAUFRAGO di Tavae Raioaoa, ho deciso di acquistare questo libro, perchè anche questa sapevo essere storia vera. Purtroppo la narrazione mi ha deluso: il libro conta ben 405 pagine, con almeno 200 pagine di troppo. Si è voluto, a mio parere, allungare il brodo, inserendo ahimè argomenti di dubbia pertinenza. Ci sono digressioni continue, moltissimi flashbacks nell'infanzia dell'autore e di almeno altre 6 - 8 persone, che vengono inseriti quasi a giustificare i numerosi voli pindarici nel riportare i pensieri, azioni e intenzioni descritte nella narrazione. Per dire: le 28 ore e mezza dell'autore/sopravvissuto sono divise per ora e costituiscono interi capitoli con digressioni psicologiche minuziose su quanto lui è forte, ottimamente in forma, sempre al centro dell'attenzione, quanto sia leader nella vita, di quante gare ha fatto e vinto dai 6 anni in su etc. Oppure l'intero capitolo dedicato alla biografia di Doris, colui che l'ha salvato, con dettagli perfino sull'abbandono della madre quando questi aveva 5 anni. Cosa centra con il suo ritrovamento? L'impressione generale è che l'autore abbia voluto, come lui stesso dice nel libro, essere ancora una volta al centro dell'attenzione 'sopra le righe'. Chiaramente la sua sopravvivenza ha dell'incredibile e rimarrà un unicum nel panorama dei naufraghi, tuttavia penso che sia un libro di troppe pagine, in cui vengono riportate addirittura le parole precise delle preghiere che sono state dette per lui, o la descrizione minuziosa della foto usata come altarino per le veglie degli amici nelle ore della sua scomparsa, o perfino l'elenco esatto delle canzoni sul suo ipod che ha detto di aver cantato nelle prime ore in mare. No, a chi compra letteratura di questo genere, davvero non interessano queste cose. Per dire: LONTANO DAL MONDO narra ottimamente il naufragio DI BEN 118 GIORNI di Raioaoa in 145 pagine, senza usare digressioni prolisse nè autocelebrative.