Signor Malaussène

Che saga unica! E quanto mi mancherà quando sarò giunta alla fine. Ci si affeziona, si ride, si inorridisce, si EMPATIZZA. Distaccarsi da questa tribù sarà difficile!

Questo è senza dubbio uno dei capitoli migliori della saga di Belleville: intricato come "La fata carabina", profondo come può esserlo solo una storia popolata da personaggi "navigati" che, ormai, hanno acquisito un certo spessore sia per l'autore che per il lettore, e immancabilmente ironico, come sa esserlo soltanto Pennac. Ritornano in scena i protagonisti, ma anche alcuni personaggi secondari dei romanzi precedenti e ne entrano di nuovi e misteriosi, per dar vita ad una storia ricca di colpi di scena fino alle ultime pagine, con la quale è impossibile annoiarsi... e che consacra Belleville come un luogo speciale nel mio cuore di lettrice!

Un cinema di periferia, un film unico, un giallo che coinvolge alcune prostitute del quartiere ed una suora incinta: questi sono solo alcuni degli ingredienti di quello che forse è il capitolo più bello, e più incredibile, dell’intera saga dedicata da Daniel Pennac all’implausibile famiglia Malaussène, ormai sempre più numerosa, ma sempre ugualmente chiassosa ed in grado di fiutare il pericolo da chilometri di distanza e di cacciarcisi dentro a piè pari.