La recita di Bolzano

Partiamo da una considerazione personale: per farsi piacere Marai bisogna amarlo, non ci sono mezzi termini. Altrimenti è normale che possa apparire ridondante, baroccheggiante, pomposo, alla peggio anche noioso. E badate che non sarebbe affatto falso un giudizio del genere, anzi è comprensibile che Marai appaia cosi ad occhi diversi, con quei lunghi monologhi, quelle infinite dissertazioni, tutte quelle parole parole parole buttate li che sembrano a volte non portare da nessuna parte. A meta' tra Le braci e La donna giusta, o meglio ancora un impasto tra i due titoli con contenuti che li' vengono sviluppati piu' in dettaglio e che qui vengono invece proposti in modo piu' sintetico ma non per questo meno incisivo. Lo consiglio comunque tanto.

Lo si legge di corsa con l’ansia della fanciulla che altro non sa scrivere se non quel "devo vederti" e lasciandosi prendere da un’intensa ammirazione per Giacomo per il quale Francesca rimane e rimarrà l’"unica" fin quando sarà coperta dai "veli misteriosi e dai drappi segreti del desiderio e della nostalgia". Solo due "farmaci divini aiutano a sopportare il veleno della realtà: la ragione e l’indifferenza". Giacomo deve "seguire i suoi impulsi, immergersi nella realtà che è varia e molteplice e nei suoi profumi che conosce fino alla nausea". Le fatidiche parole del "soltanto te e per sempre" non sono state pronunciate, ma riecheggeranno lo stesso e per sempre perché "esiste un amore che non vuole togliere ma preservare" e forse questo è "l’unico vero amore" e intanto i nostri occhi corrono velocemente sulle pagine sorridendo della purezza, gentilezza, ingenuità e convinti che anche Marai ci creda fin quando un monaco, "corrugando le ciglie cespugliose e arricciando le labbra, sillaba a voce alta": "Sol-tan-to te e per sem-pre!.." e spezza l’incantesimo "ridendo a gola spiegata". Penso che questa sia arte, e non c’è bisogno che lo dica io, farci sorridere consapevoli.

Ho solo una commento da fare: trattasi di un capolavoro assoluto! Marai e' grandissimo.