Il segugio

Questo libro è un po' claustrofobico. Sembra un Peyton Place del nuovo millennio oppure il racconto di come si svolge la vita in una setta dove ci sono regole ben precise che si devono rispettare e se sgarri le cose possono finire molto male. Un ex poliziotto si trasferisce in una piccola cittadina per essere fuori dal mondo, dalla città, dal suo passato e farsi gli affari propri e si trova invischiato nella ricerca di un ragazzo scomparso e si rende conto di come i problemi delle grandi città siano presenti anche nei minuscoli villaggi sperduti nel nulla con la differenza che è molto difficile cambiare le regole del gioco in questi ultimi e chi si ribella fa quasi sempre una brutta fine. Il libro è un po' lento, a tratti noioso, ma anche disgustoso per come gli abitanti pensano di poter gestire la vita degli altri pensando di avere la verità in tasca sempre. Non lo rileggerei.

Anche se i colpi di scena si concentrano alla fine ho trovato la storia interessante sia dal punto di vista descrittivo dell'ambientazione e della società, sia dal punto di vista dell'indagine di cui parla.

Un giallo anómalo in cui si capisce abbastanza presto chi siano i colpevoli e come finirà la cosa, lasciando un bel po' di amaro in bocca. I 2 protagonisti però sono davvero ben costruiti e come sempre adoro gli approfondimenti emotivi che fa questa autrice. Bello