Se tu fossi vero. Storia dell'orso che scappa

Commovente,emozionante, storia di un’amicizia desiderata e poi diventata vera tra un bimbo/uomo e un orso, solo le cose che porti nel cuore lasciano accesa una luce che non si spegne mai e ti porta a ritrovare e desiderare un’emozione. Quanti ostacoli deve superare orso per poter ritrovare il suo amico Milco?che l’ha desiderato così tanto da bambino e mai dimenticato ,quanti ostacoli supererà’ orso per appagare il desiderio di quel bambino. Tante volte abbiamo bisogno di queste storie per ritrovarci per ritrovare un po’ d’umanità.

Ci sono libri che in-segnano sin dall’incipit e poi c’è Se tu fossi vero, che lascia il segno sin dalla dedica … “all’orso M49 e a tutti coloro che scappano”. Una storia vera (quella di Papillon, catturato due volte in Trentino e due volte evaso), che fa da cornice a una vicenda fantastica, piena di sfaccettature improbabili e qualche considerazione filosofica. Domande che generano domande, tra finzione e verità: dove va un orso quando scappa e perché scappa? Il paradosso è che si possa anche fuggire per ritornare, perché si ha una mèta da raggiungere o un obiettivo da perseguire. Paola Mastrocola sceglie di scrivere un “romanzo-favola”, fa sentire la sua voce contro corrente, al di là e oltre il genere che la tradizione ha consacrato nel tempo. Parla agli adulti del nostro tempo attraverso l’ingenuità e la genuinità del pensiero-bambino, che non procede per sovrastrutture mentali, ma utilizza quell’orecchio acerbo di rodariana memoria, capace di ascoltare ciò che i grandi non sentono (e non vedono) più. Del resto, avere un orso è bellissimo, ma averlo per finta non basta! Orso scapperà sempre dagli inganni, dai soprusi, dalle infinite gabbie dove gli altri vorrebbero rinchiuderlo, perché desidera ritornare da Milco, un amico autentico. Incontrerà la fame, la fatica, l’inganno, la cattiveria, la solitudine, la prigionia. Però la speranza lo accompagnerà sempre, illuminando le zone oscure dell’esistenza. Paola Mastrocola descrive le paure di noi “umani”, il timore di essere ingabbiati da dispositivi fisici o mentali, la voglia insita in tutti e ciascuno di fuggire. Ancora una volta ci racconta raccontando!La narrazione diventa strumento per la scoperta della verità: solo l’amicizia può illuminare la nostra erranza…fosse anche solo per “errare” meglio!

Il libro sembra per bambini, invece è anche per adulti. Conserva un messaggio bellissimo sull'irreversibilità della vita che cambia, sull'adattamento delle situazioni e invita a non spegnere mai "quella luce dentro di noi" che nutre la speranza di un ricongiugimento d 'affetto sincero....anche tra un bambino e un tenero orso, dettaglio, se sia vero o peluche......