Lo sciamano

E’ il secondo volume della trilogia dedicata alla famiglia Cole, tra i cui membri si trova sempre un medico con il dono di saper prevedere la morte di un paziente allo stringerne le mani. Il primo, Medicus, ambientato tra il 1021 e il 1043, seguiva il giovane Rob. J in un viaggio avventuroso che lo portava in Iran, Isfahan, all’ospedale di Avicenna, da cui avrebbe imparato i segreti dell’arte medica. Questo nuovo episodio, con un salto temporale di 800 anni, ci porta nelle pianure dell’Illinois, dove il padre di Sciamano (un bambino divenuto sordo a 5 anni causa morbillo) inizia ad esercitare come medico in un villaggio sperduto, al confine con una piccola tribù di indiani Sauk, cui pure presta le sue cure mediche. Il racconto si snoda sull’arco di 25 anni, dal 1839 al 1864, quando Sciamano, ora adulto, riprende la professione del padre morto. In realtà è proprio la figura paterna, Robert Judson, il protagonista principale, mentre il figlio entra in gioco ben più tardi. C’è un profondo senso di amicizia e simpatia per la causa degli indiani oppressi dall’invasore bianco, che ricorda alcuni romanzi famosi, quali Autunno Cheyenne della Sandoz o il mirabile Hanta Yo di Ruth Beebe Hill, un superbo racconto sulla vita dei Dakota Sioux tra il 1750 e il 1830. Buona parte del romanzo è ambientata durante la guerra di Secessione Americana, di cui vengono narrati alcuni episodi di battaglie memorabili ed estremamente cruente, in cui anche Rob J. deve intervenire per operazioni chirurgiche, su soldati feriti, che richiedono rara perizia. Gordon ha fatto uno studio ben approfondito, come si vede dalla sua menzione delle pallottole Minié, micidiali proiettili che anticipano i full metal jacket. Alla penetrazione nelle ossa di un soldato, esplodevano frantumandole in schegge e obbligando i chirurghi ad amputare braccia e gambe. Romanzo memorabile, alla pari col suo precursore Medicus, con una trama avvincente ed episodi commoventi su un canovaccio storico ben approfondito.

Ho nella libreria questo romanzo dal 1992 e l'ho letto solo in questi giorni.: scandaloso! Un libro bellissimo, una scrittura scorrevole, personaggi indimenticabili, ambientazioni favolose. Mi sono ripromesso di recuperare il tempo perduto e da subito proseguire e completare la lettura dell'intera opera di Gordon. Un libro da super raccomandare!

Quando mi è stato consigliato questo libro ho detto:"Non ho fatto del male a nessuno per sorbirmi una pera simile". Così ho cominciato a leggerlo accompagnando la lettura con un'altra alternativa per poterlo abbandonare in qualsiasi momento. Sono quasi certo di aver visto un Hedonoso tra le stanze di casa mia con dei sauk che celebravano qualche rituale ed ho vissuto la tristezza della morte di un popolo. Ora sulla mia scrivania c'è l'intera saga.