Lo scherzo

Mi ha stupito ed affascinato ancora una volta. Questo libro racconta di tutto:cultura,amore,politica,amicizia,religione Assolutamente meraviglioso. .

Abbiamo tradito il mondo, e adesso ci sorprendiamo che tutto, mondo compreso, si sgretoli sotto i nostri piedi. Nel 1967 Kundera pubblicava questo romanzo, testimonianza della devastazione avvenuta: i frammenti di vita dei suoi protagonisti (terribilmente soli, e per di più traditi dai loro tempi e dalla vita) sono sparpagliati in una narrazione non lineare, che svela così la fallacia dei singoli punti di vista, chiusi in loro stessi, incapaci di decifrare gli enigmi nascosti negli altri e a loro volta intestarditi a non farsi decifrare. Abbiamo tradito il mondo perché non volevamo essere genuini; abbiamo iniziato a prenderlo troppo sul serio, e abbiamo guardato con occhi storti chi ne rideva per gioco, per scherzo. Solo un esule ha ancora abbastanza sincerità nelle vene da schiaffeggiarci, spalancarci gli occhi con le dita e mostrarci i frutti del nostro tradimento. Se non lo avete ancora fatto, sbrigatevi ad assaporare l'opera prima del più grande scrittore vivente, una commedia umana sulle incomprensioni, sugli errori irrimediabili e sulla fine della giovinezza. Nessuno è innocente, tutti si nascondo dietro maschere, qualcuno prima o poi cresce e accetta il passato: "Non è colpa dei giovani se recitano; sono incompleti, ma vengono gettati in un mondo già completo e devono agire come se fossero completi anche loro."

Con la sua comprovata maestria Kundera inventa una trama per raccontarci quanto sia inefficace l'odio e il rancore, e quanto esso conduca all'errore e a compiere del male peggiore - ma inutile - rispetto a quello subìto. Altri temi splendidamente trattati sono quelli - già presenti in altre sue opere - dello scolorire delle ideologie e della loro inadeguatezza nel fornire risposte certe all'uomo, e del terribile inganno che può nascondersi dietro ogni apparente certezza o sentimento estremo: il ridicolo e la disillusione sono sempre in agguato. Lo stile è il suo, inequivocabile, ed è probabilmente il romanzo adatto per chi non lo ha mai letto e non sa con quale iniziare.