La scelta

Quando parlo di un punto di vista di un delitto diverso dai soliti commissari, investigatori, o aspiranti tali, mi riferisco a una narrazione come questa: persone comuni a cui accadono vicende impreviste, volontarie o meno, che danno la loro visione. In questo caso è la versione di una donna che diventa assassina per errore e che ha di fronte due possibilità: restare e chiamare i soccorsi facendosi carico di tutte le responsabilità che ne derivano, o scappare e mentire a tutti, vivendo in fuga e con la paura di essere scoperta in ogni momento. Trama dinamica che alterna le due opzioni sino all’epilogo con finale aperto. L'abilità di questa scrittrice sta nel coinvolgere chi legge in situazioni apparentemente lontane dalla quotidianità, lontane dall’immaginare che possa accadere a chiunque di noi, e spingerci a riflettere se fossimo al posto della protagonista cosa faremo, considerate tutte le problematiche da risolvere e i costi da pagare in base alla scelta fatta.

Uno dei libri peggiori che io abbia mai letto, se potessi avrei assegnato meno mille. Di solito non lascio recensioni ma non vorrei che qualcuno incappasse in questo libro come rho fatto io. Ho praticamente saltato le pagine per riuscire ad arrivare in fondo : confuso, senza né capo né coda, nè arte né parte, con moltissimi errori (un bollitore elettrico che si mette sul fornello acceso...? ed è una inglese a scriverlo ?!?).

Un malinteso, una reazione istintiva e un malaugurato incidente si trasforma in tragedia. Fuggire o restare e prendersi le proprie responsabilità? Bellissimo, l'ho letto d'un fiato!