Ruggine americana

Il romanzo mette a nudo le devastazioni nelle esistenze e nelle relazioni umane causate dalla deindustrializzazione nella “rust belt” americana, area nella quale migliaia di lavoratori sono stati gettati sul lastrico senza alcuna forma di protezione sociale e la cui vita giorno dopo giorno è logorata così come gli impianti dismessi vengono lentamente corrosi dalla ruggine. Gran parte degli abitanti della zona vivranno il progressivo impoverimento, la disgregazione familiare, la solitudine, la precarietà del presente e la perdita di futuro. I tre personaggi principali – due amici e una donna, sorella di uno e amante dell’altro – ogni tanto si incrociano, altrimenti le loro storie procedono parallele nei tanti capitoli ognuno dei quali prende il loro nome. Le pagine conclusive, un po’ contratte, danno l’impressione che lo scrittore non avesse le idee chiare su come chiudere il suo lavoro. E non si capisce la divisione del racconto in sei sezioni, dato che fra l’una e la successiva non ci sono soluzioni di continuità spaziotemporali. Peccato per un uso parsimonioso della punteggiatura, in certi passaggi qualche virgola in più non avrebbe guastato.

Il romanzo fornisce al lettore una finestra sugli USA dopo la crisi economica di fine secolo e l'inizio d'una lenta ed inesorabile involuzione. Tutto si svolge in un'area sede della grande industria automobilistica, di acciaierie e di altre industrie pesanti ora in disarmo. Non c'è futuro per gli abitanti della zona. La narrazione è multicentrica e riguarda con un 'alternanza di punti di vista i personaggi principali della vicenda: Isaac e la sorella Lee, Billy Poe e la madre Grace, Bud Harris capo della polizia locale. Il primum movens degli eventi è il tentativo di Isaac di venir fuori dalla stagnazione e di raggiungere una città dove potrà studiare e farsi un futuro, come ha già fatto la sorella Lee. E' stato segnato dalla morte per suicidio della mamma e anche lui ha avuto al suo attivo dei tentativi suicidiari. Lee ritorna per qualche giorno nella cittadina che si è lasciata alle spalle per ritrovarsi alle prese con una tragedia locale: un omicidio nel quale sembrerebbe essere implicato il suo ex fidanzato Billy, anche lui alla deriva dopo l'avvio di una promettente carriera come giocatore di Football. La narrazione si svolge per brevi capitoli, con la camera che si sposta da un personaggio all'altro, raccontandone movimenti e pensieri, drammi interiori, evolvendo in modo molto lento come un noir, anche se ciò che conta e che interessa maggiormente all'autore è costruire uno spaccato di queste esistenze per alcune delle quali le promessi iniziali non sono state mantenute. Si legge bene. Forse è un po' lento, ma è un'Interessante prova narrativa.

Libro scritto molto bene con grande cura nella definizione dei personaggi della provincia americana negli anni della crisi. Feccia bianca, white trash cosi definiscono negli Stati Uniti i disgraziati che vivono nei trailer, ai margini del sogno americano, incapaci di riscattarsi anche quando ne hanno l'opportunita' e proprio questo viene reso talmente bene da rendere difficile la lettura di questo romanzo per il senso di tragedia incombente che attende uno per uno i protagonisti.