Un romanzetto lumpen

«Avevo paura di diventare una puttana. Non mi sarebbe piaciuto diventare una puttana. Eppure intuivo che era tutta una questione di abitudine. A volte stringevo i pugni, mentre ero dal parrucchiere, a lavorare, e cercavo di immaginare il mio futuro. Ladra, assassina, spacciatrice di droga, contrabbandiera, truffatrice. No, truffatrice probabilmente no, perché i truffatori hanno sempre un maestro che li addestra, e me chi mi avrebbe addestrato? Non mi sarebbe piaciuto nemmeno fare la spacciatrice. Non mi piacciono i drogati. Non ho niente contro di loro, ma avere a che fare tutto il giorno con i drogati mi sembrava una cosa insopportabile (ora no, ora non mi sembra più così, ora credo che chi sta con i drogati sia una specie di santo e che anche i drogati siano dei santi). In certi momenti di grande esaltazione mi vedevo ladra o assassina. In fondo sapevo che la cosa più facile era diventare una puttana». Un grande Bolaño che in questo racconto breve narra della disperazione ma anche della forza dell’amore che si mostra in tante forme e direzioni diverse. Bianca è un personaggio indimenticabile, ma indimenticabile è anche il modo in cui l’autore tratteggia gli stati d’animo, le riflessioni interiori, la forza dell’amore che si oppone ai bassifondi dell’esistenza.

Lumpen per davvero. Lo definirei il romanzo scritto dal fratello cameriere di Bolano, con il massimo rispetto per la categoria dei camerieri, ci mancherebbe! Grigiore, anzi biancore sfocato, ossessivo, in cui si dibatte una ragazza che si definisce "cieca, misura della liberta' di tutti", sacrificata per sua stessa scelta sull'altare di una disperata ricerca di una fantomatica cassaforte, presunta proprietà di un ex culturista-comparsa su set di infima categoria, nell'intento di alleviare le pene di una avvilente quotidianità metropolitana.Squallore qua e la' con personaggi maschili encomiabili nelle apparenze, ma impalpabili nel carattere. Zero assoluto insomma e 2 stelle di rating di stima.

Una storia amarissima, malgrado il finale positivo preannunciato. Una donna tristemente sfruttata, uomini negativissimi. Mi ha lasciato una brutta sensazione