Il ritorno di Casanova

Giacomo Casanova, ormai a 53 anni, vuole rientrare a Venezia, dopo la fuga dai Piombi. Nel viaggio di ritorno è ospitato da Olivo e dalla moglie Amalia, presso Mantova. Nella loro tenuta, Casanova incontra la Marcolina, studiosa di matematica e di filosofia; inizia a corteggiarla. Lei, però, intrattiene una relazione segreta con il sottotenente Lorenzi e rifiuta il suo corteggiamento. La conquista di Marcolina diventa per Casanova una prova dell'efficacia del proprio fascino, nonostante la sua tarda età, memore delle sue conquiste femminili, con qui aveva intrattenuto relazioni amorose nelle più famose corti europee. Casanova riesce a trascorrere una notte di passione nella stanza di Marcolina solo con l'inganno, travestendosi e facendosi passare per il suo innamorato, il tenente Lorenzi. Quest’ultima notte, però, rappresenta per Casanova stesso la presa di coscienza definitiva del passare del tempo, con il relativo decadimento fisico. Ecco come si ritrova allo specchio: è un vecchio rimbambito, decaduto e innocuo, volto e collo rugosi, viso giallognolo. Lorenzi, però, lo scopre mentre salta dalla finestra della camera della sua amata e lo sfida a duello. Per quanto anziano (qui è ritratto tra i 50 e i 60 anni), Casanova ha la meglio, lo trafigge e poi scappa da Mantova. La sua meta ora è Venezia, dove il Consiglio dei Dieci lo ha richiamato, remunerandolo per un compito ignobile: dovrà inserirsi nei circoli giovanili e fare da delatore dei sovversivi. Ritratto impietoso di questo famoso amante, che comunque Schnitzler rende in maniera mirabile. Va ricordato che molti di questi eventi non sono menzionati nelle sue Memoirs, scritte nel castello di Doux, in Boemia. Ciò nonostante questo scritto ci offre un duro affresco del famoso amante. Si ricorda qui che Da Ponte lo prese come modello per il libretto del Don Giovanni di Mozart. Non v’è menzione, poi, delle malattie veneree del povero amante: per 7 volte fu colpito da gonorrea, che combatté con sali di mercurio.

Avvincente e avventuroso , ma anche triste dai toni decadenti questo racconto incentrato sul ritorno di Casanova a Venezia. Spinto dal desiderio di rientrare in seno all'amata patria il non più giovane seduttore si vede costretto ad accettare il più infimo dei compromessi con se stesso. I temi sono molteplici e i personaggi pure. Tra l'ossessione per l'incombente vecchiaia e il ricordo dolce dei fasti passati, l'animo ne è dilaniato e trova conforto solo nel ritorno al nido materno. Schnitzler nobilita la lettura.

Avvincente e avventuroso , ma anche triste dai toni decadenti questo racconto incentrato sul ritorno di Casanova a Venezia. Spinto dal desiderio di rientrare in seno all'amata patria il non più giovane seduttore si vede costretto ad accettare il più infimo dei compromessi con se stesso. I temi sono molteplici e i personaggi pure. Tra l'ossessione per l'incombente vecchiaia e il ricordo dolce dei fasti passati, l'animo ne è dilaniato e trova conforto solo nel ritorno al nido materno. Schnitzler nobilita la lettura.