Rambo. Primo sangue

Libro che ha ispirato il film Rambo, il protagonista è caratterizzato molto meglio rispetto al film assumendo connotazione di personaggio positivo/negativo. Avvincente fino all'ultima pagina.

Per chi parteggiare? Per John Rambo o per lo sceriffo Teasle? Guardando il film, la risposta è scontata. Di fronte alle pagine del romanzo, la questione è decisamente più complessa. David Morrell dimostra piena padronanza delle tecniche della narrazione. I capitoli (tutti piuttosto brevi) si susseguono con un’alternanza di punti di vista fra Rambo e Teasle. Il libro è altresì diviso in tre parti (i famosi “tre atti” da manuale di scrittura). Una storia molto simile a quella della pellicola dell’82, ma anche profondamente diversa.

Se non sbaglio il romanzo di esordio di Morrell, in effetti si notano delle souzioni un po' acerbe in alcuni punti, sia al livello di scrittura sia di trama, ma nulla di significativo. La narrazione e lo stile sono talmente incalzanti che si passa sopra tutto. Un libro, come dice la terza di copertina, che avrebbe da insegnare molto a molti. Uno stile asciutto, essenziale, perfetto per descrivere l'azione. Contrariamente al film (che personalmente amo, ma per altri motivi), fa risultare l'ineluttabilità dello scontro, i personaggi si muovono spinti da correnti che non possono essere controllate. Più che un libro che parla di libertà, come ho letto da qualche parte, sembra un libro che parla della schiavitù dell'uomo rispetto i suoi demoni.