Qualcuno volò sul nido del cuculo

Per fortuna che ho letto il libro prima di vedere il film, altrimenti non so se avrei fatto il contrario... Nel film "semplificano" non solo alcune scene (che ci starebbe anche, visto tutto ciò che si deve concentrare in due ore) ma anche i personaggi di McMurphy e Bromden, e riescono a dare solo una minima idea della cattiveria dell'infermiera Ratched (ho iniziato a vedere la serie che ha il suo nome, e devo dire che sembra promettere molto bene dal punto di vista della fedeltà al personaggio del libro). In generale quindi libro 10/10, film 3/10.

La più violenta delle dittature è quella che non ha bisogno della forza e della violenza per istaurarsi e per conservarsi. È quella che permea la propria mente e stabilisce i suoi modi di funzionare e pensare. In questo tipo di dittatura lo schiavo credere di essere libero e paradossalmente diventa uno degli incosapevoli difensori della dittatura di cui lui stesso è vittima, l'accetta con gioia o indifferenza, non con tristezza, come una necessità salvifica, non come una coervitiva e arbitraria imposizione dall'alto. Questa è una cosa che imparai già tanto tempo fa, ora però questo libro me l'ha resa ancora più chiara.

Come alre volte accadde, vidi prima il film e poi decisi di leggere il libro. L’ho sempre trovato sbagliato, in quanto mi piace che il film sia io a crearlo nella mente. A parte questo, è a mio avviso un libro che non si dimentica, con personaggi particolari ai quali ci si affeziona. Da leggere E POI, da vedere!