La prosivendola

Chi inizia questa saga, ne viene per forza rapito. Dalla maestria, lo stupore, la penna e la trama. A questo punto largo al quarto capitolo della famiglia Malaussène!

Il capro espiatorio è un mestiere che prevede molti rischi, e questo Benjamin Malussène, capro espiatorio ufficiale delle edizioni del Taglione dirette dalla perfida Regina Zabo, lo sa benissimo. Così come lo sa la sua variopinta famiglia fatta di fratelli, zii, e nipoti, che però trova la propria rassicurazione nella robustezza del proprio improbabile capofamiglia, che sembra resistere a tutto, e nella calma di Therese, la sorella astrologa, sicura che tutto andrà bene.

Non ho mai amato le saghe, ma Pennac con la famiglia Malaussène mi ha dato occasione di ricredermi: i suoi personaggi sono così belli e particolari da voler conoscere tutta la loro storia. Questo terzo capitolo del ciclo forse eccelle proprio in questo: la trama poliziesca è molto meno complicata dei precedenti romanzi, ma contiene riferimenti importanti per delineare la figura della regina Zabo, che a tratti ruba la scena persino al protagonista. Nonostante questo, Pennac è come sempre in grado, con la sua penna ironica e coinvolgente, di tenerti incollato alle pagine col fiato sospeso fino alla fine.