Poesie jazz per cuori curiosi

Ho comprato questo libretto di poesie perchè sincerimente volevo vedere come un jazzista si accostava al genere. Non sono un critico professionista e quindi chiedo scusa se mi permetto di disquisire sull'opera del nostro mostro sacro del jazz. Il libro è supportato dalle bellissime ed evocative illustrazioni di Ana Godeassi. Personalmente trovo che non tutte le poesie sono emozionanti - lo strumento di Fresu è la sua tromba - ma alcune sono un vivido colpo di pennello nell'animo di chi legge: Vento, Sete, Billie Holiday, Drexciya, La parola gentile, La prima volta, Voglio quiete, Continenti, Un bambino e un vecchio, Luce degli occhi, Mirò. Meravigliose e commoventi. Stranamente le poesie dedicate alla grande Sardegna dell'autore non mi hanno colpito. Nella prefazione Fresu scrive una frase che mi ha particolarmente colpito: "Poesie jazz per cuori curiosi sono per me i tanti biglietti non obliterati. Quelli del viaggio quotidiano e di un mare che lambisce il pensiero che si fa parola ancora prima che suono". Non tutti i viaggi quotidiani sono memorabili, ma alcuno è indimenticabilw Promuovo il maestro. Le tre stelle sono per me un voto oggettivo nel campo specifico - da comprare, regalare a chi ascolta Fresu e lo ama (un "other side of" molto gradevole) che lo valuterà molto di più.