Il piacere di scoprire

«Lo scienziato convive quotidianamente con l'ignoranza, il dubbio e l'incertezza, e questa, a mio avviso, è un'esperienza fondamentale. Per fare progressi si deve lasciare socchiusa la porta dell'ignoto». In queste parole risiede il fulcro della concezione della scienza di Richard P. Feynman, che ha sempre associato alla grande vivacità intellettuale un irriverente scetticismo. L'apertura nei confronti del dubbio e della discussione, quali motori della ricerca, affiora di continuo nelle sue dichiarazioni, nei suoi scritti e nelle sue interviste, così come l'invito a inseguire la verità senza escogitare risposte assolute e inadeguate: due temi che hanno contribuito a rendere noto il suo rigore morale ma anche la grande umanità.
Giovanissimo membro del Progetto Manhattan per la realizzazione della bomba atomica, pioniere della nanotecnica, premio Nobel per la fisica nel 1965 con gli studi sull'elettrodinamica quantistica, Feynman, divenne familiare a milioni di americani soprattutto per la clamorosa denuncia delle negligenze burocratiche che condussero al disastro del Challenger. Per gli studenti di tutto il mondo invece il nome dello scienziato, scomparso nel 1988, è legato soprattutto a un notissimo manuale di fisica, utilizzato anche nelle università italiane. Feynman dimostrò sempre una particolare propensione per l'arte della divulgazione scientifica. Lo si nota immediatamente leggendo i saggi, le interviste e gli interventi raccolti in questo volume: lo stile chiaro ma sempre rigoroso, l'esposizione dei contenuti precisa ma disinvolta, li rendono adatti a un pubblico di persone comuni non solo a lettori già ferrati in materia. In queste pagine l'autore tratta gli argomenti che più gli stavano a cuore e di cui amava discutere con i suoi studenti: parla non solo di fisica ma anche di religione, di filosofia, del ruolo della scienza e del futuro e della civiltà, dell'indipendenza di giudizio, dell'umiltà e del divertimento dello scienziato. Tra i brani della raccolta, spiccano il racconto dell'esperienza a Los Alamos con il gruppo del Progetto Manhattan, i ricordi delle passeggiate nel bosco con il padre che gli infuse la curiosità per i segreti della natura, la relazione sul disastro del Challenger, l'intervista dopo la vittoria del Nobel. Spesso la narrazione si sofferma anche su episodi di vita personali, che delineano la figura di uno studioso impegnato, amante della conoscenza ma anche degli scherzi e dei comuni piaceri dell'esistenza.