L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bel libro. Io apprezzo sempre quando si scava nei sentimenti umani, quando si esaltano le incertezze, i dubbi, gli imbarazzi. Non sarà un libro da premio letterario, forse, ma tutte le mattine l'ho lasciato sul comodino con un senso di nostalgia fino alla sera successiva, ansioso di riprendere la lettura ... secondo me un buon libro, da leggere senza dubbio, per ricordarsi di essere umani.
E' incredibile come Vichi, pur in un libro non riuscitissimo come questo, riesca a tenere incollato il lettore alle pagine. Io l'ho finito in un paio di giorni, ma se avessi avuto più tempo l'avrei divorato in poche ore. E' sicuramente un merito dello stile e del "mestiere" di alto livello di questo scrittore.Questo libro in particolare, però, ha diverse situazioni che non mi hanno convito: ottimo lo spunto iniziale, bello il colpo di scena finale, ma rispetto ad altri lavori di Vichi "Per nessun motivo"mi è piaciuto meno.Perchè allungare la minestra ripetendo molte(troppe)volte le riflessioni sul dire o non dire la verità del protagonista? Si rischia di risultare ripetitivi, e uno come Vichi non ha bisogno di soluzioni del genere; perchè il protagonista non ne combina una giusta, sbagliando e continuando a sbagliare senza imparare un minimo dai propri errori?E' irritante vedere come , un volta arrivato a Parigi, non ne azzecchi una, soprattutto non riesca dopo settimane a rivelare la verità alla figlia...causando indirettamente il "disastro" finale( non dico di più per non sciupare la sorpresa). In altri libri di Vichi i protagonisti, pur negli errori, risultavano umanamente vicini e soprattutto degni di indulgenza; qui invece questo signore che fa un disastro dietro l'altro e spende migliaia di euro in ristoranti alla moda fa solo rabbia.
Ecco a voi un puro esempio ostentazione al rimando. Sia chiaro l'idea di fondo è strutturata molto bene e, a primo sguardo, potrebbe catturare subito l'attenzione del lettore, quello che non gira però, è come lo scritore tiri alla lunga il discorso sulla debolezza dell'uomo nell'affrontare la verità in una situazoine di piacere. Sembra quasi infatti che lo stesso Vichi diventi il protagonista del libro e, parallelamente a quest'ultimo, gira e rigira sull'argomento postando di continuo gli stati d'animo di un uomo che, subordinato dalla monotonia della vita a cinquant'anni, alimenta quelle poche emozoini con il gusto del rimando. La storia, di conseguenza, dopo una partenza abbastanza accettabile si perde nei meandri del rinvio, in maniera del tutto inspiegabile. Tralasciando questo senso di dejavu continuo di molte pagine si arriva ad un finale interessante che, addirittura, quasi non ci si aspettava dopo essersi abituati all'ovattatura creata in precedenza; finale che inoltre presenta diversi richiami alla morale, per citarne qualcuna, la classica sul non lasciare nulla di intentato e soprattutto, fulcro sottolineato del libro, sul fatto che anche il destino, a certe situazioni, risulta essere sensibile.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore