Il passato è una terra straniera

Non so se il libro sia autobiografico,, ma è scritto come non mi sarei aspettato da Carofiglio, di solito empatico, e sempre dalla parte della giustizia, ma qui si legge un' altro drammatico aspetto dove la "corruzione" mentale di Francesco su Giorgio è il vero filo conduttore di tutto il romanzo, anche s il protagonista "buono" ha giusti rigurgiti di coscienza. E che dire del personaggio del tenente Chiti personaggio appena accennato, ma dolente come non sempre gli investigatori sanno essere Libro snobbato ai suoi tempi, che però merita il premio Bancarella che ha conquistato.

Una discesa volontaria e consapevole agli inferi descritta magistralmente dall'autore, arricchita da riflessioni autentiche e condivisibili., il più bel romanzo di Carofiglio, sinceramente autobiografico.

Finalmente un libro di Carofiglio che mi è piaciuto: personaggi ben caratterizzati , una Bari che più squallida non si potrebbe, affine alle vicende narrate, un incalzarsi lento ma ben costruito di avvenimenti, meno ruffianerie letterarie del solito.... Non lo ha scritto lui...!!! Naturalmente scherzo.