Parliamo dello stesso Dio? Raimon Panikkar dialoga con il rabbino Pinchas Lapide

Interessantissimo e illuminante. Un dialogo provo di pregiudizi che aiuta a progredire nella conoscenza e nel dialogo tra le culture.

Da leggere assolutamente.\nContiene degli spunti interessanti.

Scrisse il provocatore Arthur Schopenhauer: L'intolleranza e' essenza del monoteismo. Un dio unico e', per sua natura, un dio geloso, che non tollera nessun altro dio accanto a se' Quest'affermazione politically correct mi sembra notevole. E mi sembra molto difficile sostenere che le tre religioni monoteistiche credano nello stesso dio. Non e' vero che il Dio d'Israele, il Dio di Maometto e il Dio dei cristiani prevedano gli stesssi riti, gli stessi tabu', gli stessi premi e gli stessi castighi. Non e' vero che tutti approvino i fondamenti di ciascuna fede;secondo i cristiani,Dio ha un Figlio che e' morto e risorto. Gli altri non ci credono. Chiaro tutte le religioni affermano che (almeno con gli altri fedeli) bisogna comportarsi bene, ma su questo sono d'accordo anche gli atei ben educati. E' lunga, lunghissima, dunque la strada della "riunificazione" tra masse di credenti addestrate per secoli all'odio reciproco.Ma oggi il Papa potrebbe fare un gesto simbolico: inviare i suoi Svizzeri, con le loro magnifiche divise, come "forza d'interposizione" in Medio Oriente.Questa sarebbe, davvero, un'iniziativa ecumenica. E, forse, i combattenti getterebbero le armi, stupiti e soggiogati.