Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida. Con Poster

Sto leggendo il libro di Eco, e sono stasera al 30% circa; ne ho letti diversi altri dello stesso Autore - sia romanzi che saggi - sempre con grande divertimento ed interesse. Questo è una raccolta delle sue riflessioni evidenziate nelle "Bustine di Minerva" pubblicate su l'Espresso in tempi recenti; non riesco a non esser d'accordo sul 99% delle considerazioni di Eco: la fragilità preoccupante del divenire attuale che ci rende schiavi del "telefonino", della pseudo-informazione propagata dal "Nuovo Dio" costituito da Internet, Wikipedia, Twitter, YouTube, etc... Su una cosa mi distinguerei da lui; Eco mostra ripetutamente un certo fastidio sul fatto che si è dismesso l'orologio da polso, visto che ormai l'ora esatta ce la fornisce il cellulare. Io ho personalmente abbandonato l'orologio da anni, lo considero un inutile orpello che semmai può essere considerato oggetto di lusso da esibire, senza alcuna utilità pratica. Una specie di collana, o orecchino di moda da mostrare. Il cellulare ci dice l'ora esatta in ogni istante, quando vogliamo, e questo secondo me ci esime dal portare al polso quella catena, come ho fatto io.