Palazzokimbo

Una lunga poesia questo libro. Una scrittura magistrale. La Napoli operaia, delle periferie. Un affresco degli anni Settanta pieno di malinconia e desiderio. Bellissimo.

A mio parere è un libro da non leggere dopo L'Amica Geniale, perchè ne ripecorre i temi classici anche se in forma più leggera. È un lungo racconto di Stella, una bambina che vive con i genitori, i nonni, una sorella più piccola e una zia zitella in un palazzone popolare con in vetta il tabellone luminoso della nota marca di caffè. Stella ci racconta il difficile rapporto con la madre e con gli altri inquilini e lo fa attraverso fatti storici come il sequestro Moro, l'attentato alla stazione di Bologna, le BR e il famoso terremoto del 23 novembre 1980 che colpì la Campania. La storia è interessante e su di me ha causato diversi dejavù, ma per molti aspetti è una storia senza un fine: è solo un continuo raccontare che non porta da nessuna parte.

Bello, bello, bello, dalla scrittura coinvolgente e colta, dai ricordi quasi sussurrati. Una narrazione che si fa racconto collettivo e storia di quei tempi, attraversa gli anni '70, arriva al 1980, alla sera del terremoto e poco oltre, e ci porta all'interno di una famiglia, una delle settanta che abitano Palazzokimbo (e chi conosce Napoli e ci è solo passato qualche volta non puà non ricordare). Stella, D'amore il cognome, per tutti stelladamore, in una sola parola, attraversa gli anni della sua crescuta riuscendo a guardare oltre il cortile sgangherato di quel palazzo e lo fa attraverso le parole di Piera Ventre che sa come coinvolgere il lettore e lo prende quasi per mano attraverso i capitoli del lungo, doloroso, appassionato racconto, attraverso i momenti di cronaca, le canzoni (e credo che tutti abbiamo canticchiato i noti ritornelli, leggendo). Un libro preso da qualche tempo che l'accumulo di ulteriori libri aveva spinto in fondo alla pila, poi, un pò per caaso, un pò perchè indotta da post su FB, ho deciso di aprirlo e l'ho divorato in un paio di giorni di mente e pensiero fisso alle storia di Stella e della sua famiglia e di quella Napoli dolente, mater per eccellenza di tutti coloro che la abitano. Consigliatissima la lettura