Ossessione

Se apprezzate la descrizioni di luoghi e persone o magari vi appassiona l'arte, questo è il libro adatto a voi. Sembra di essere in quella stanza, in quel luogo, in quel museo insieme ai personaggi. Storia interessante anche se un po' lento verso metà del libro ed estremamente frettoloso il finale che risulta essere, a mio parere, troppo enigmatico.

Questo libro è uno sguardo sul mondo, sull'introspezione, sull'unicità della scrittura, sulla straordinaria capacità di chi ha quel potenziale esauribile solo nell'arte. La trama sembra banale, sembra quasi anelare ad un'altra storia, forse già vista, già sentita. Invece, già dalle prime righe, si capisce che è la storia che ti divora e non il contrario. Le descrizioni minuziose della scrittrice, dei personaggi, dei loro modi di esprimersi e della stupenda forma corale realizzata per farci vedere, sentire, capire e carpire le emozioni da tutte le angolazioni possibili danno a questo romanzo una forma autentica, speciale. La storia vibra, si erge e si stagna soprattutto nell'andare della vicenda, nella scoperta dei suoi perché, anziché avere un punto dove sfociare e dare alla storia il suo finale. Cosa questa, ahimè, che non ho gradito molto, come si può vedere dal punteggio. Il finale è rammaricante, quasi accennato, come se non fosse importante quanto la storia in sé, dove l'autrice ha voluto dare tutta se stessa. A parte questo, lo consiglio vivamente, apre un universo completamente differente sulla scrittura dell'arte, delle interpretazioni, dell'amore, dell' ''ossessione''. Qualcosa di autentico, che ti trascina con sé, forse anche il rammarico di non aver visto la fine, ma solo il suo perché.