Gli occhi del drago

Io credo che King sia molto più fantasy di quanto si pensi: il fatto che questo romanzo sia perfettamente riuscito ne è la prova. Questo libro è una favola, che a mio parere riesce a incantare i lettori di tutte le età, perchè durante tutte le vicende non ci sono mai tempi morti e descrizioni prolisse, al contrario sono ben dettagliate e contribuiscono a rendere ancor più gradevole la lettura. Inoltre c'è da sottolineare un grande merito che lo scrittore del Maine ha: sostanzialmente il romanzo è una favola, ma King riesce a non renderla noiosa prolungandola e farne così, metaforicamente parlando, "un caffè annacquato" ma anzi riesce ad aggiungere le caratteristiche tipiche dei suoi capolavori raggiungendo così un risultato eccellente.

King si cimenta nel genere fantasy e devo dire...niente male! Sicuramente esperimento riuscito sia per trovate narrative che per ritmo. Molto più coinvolgente di alcuni horror alla "sua maniera". Diciamo che come intrattenimento non è male, sicuramente migliore de "le notti di Salem" o "Cujo"..

Un giovane principe è ingiustamente accusato dal malvagio mago di corte di avere avvelenato il padre e viene imprigionato in cima ad un altissimo obelisco. Progetta di fuggire, aiutato da un piccolo gruppo di fedelissimi…Una storia assolutamente insolita, narrata come una favola con fantastiche spiritose invenzioni (la carota kleffa, il bacaro bacozzo, il drago Niner, il pappagallo a due teste). Scritto nel ’79, tratta già temi cari a King, il gruppo di amici uniti contro il Male antico quanto il mondo, il fantastico regno un po’ medioevale e un po’ moderno, che sarà poi descritto nella saga della Torre Nera, ma qui il racconto è molto più fresco e scorrevole che nelle mastodontiche opere successive. Uno dei primi libri di King che ho letto, apprezzato allora e riletto ora con piacere. Fantastica la caratterizzazione dei personaggi, nei loro pregi e difetti, che rivela l’acuto spirito di osservazione comune a tutte le opere del Re.