Notturno digitale

Siamo nel 2050 a La Spezia, una località sopravvissuta all’Apocalisse che l’ha trasformata per chi ci vive in una città-incubo, città-labirinto e città-laboratorio. Ne “La Città”, così si chiama ora, si muovono squadre di massima sicurezza che custodiscono un vero e proprio regime, persone intossicate che stentano a sopravvivere, nuove agguerrite sette e qualche vampiro. Un incubo, ironia della sorte, incominciato con un boom economico favorito dalla Avansert, un’azienda che aveva dato lustro e lusso a La Spezia. Poi, all’improvviso, il fallimento dell’industria, l’allarme sanitario, l’alterazione dell’ambiente, i licenziamenti a raffica, la disoccupazione, la fame, il ritorno a un buio pesto ben peggiore del passato. E ciliegina sulla torta la cosiddetta Sindrome che falcidia la popolazione della periferia, la Roundwaste, la zona misera e inquinata che circonda il quartiere dove vivono i ricchi la “Crux”.

Un romanzo intrigante e ben scritto. Chi conosce La Spezia troverà la sorpresa di scoprire i più noti angoli della città in una luce tutta diversa, contestualizzati in un 2050 dalle tinte oscure. Ma "Notturno Digitale" non è soltanto un romanzo per spezzini... E' una riflessione avvincente sul rischio di un futuro di decadenza ed autodistruzione del genere umano; una decadenza che investe i principali aspetti del vivere quotidiano: ambiente, società, costumi, economia, politica, scienza e, primo tra tutti, l'annullamento della dignità umana. Una decadenza generale che fortunatamente non è riuscita ad annichilire l'animo coraggioso di alcuni... Affascinano l'ambientazione, la trama, i personaggi; non manca inoltre un tocco di fantasy che rende l'insieme più eterogeneo e coinvolgente. Bella anche l'idea di accompagnare l'incipit dei capitoli con citazioni di celebri pezzi musicali creando una sorta di colonna sonora del romanzo. Da leggere assolutamente!