Martin Eden

Grande ritmo narrativo fin dall'inizio. Questo mio tardivo approccio risiede nella fama dei suoi due romanzi cult che non mi hanno mai attratta ritenendoli una lettura per ragazzi, ma di recente, non ricordo più chi, come o cosa, ha portato Jack London a incrociare il mio sentiero. E meno male. A parte il fascino di quell'uomo e della sua vita non solo come quella dei film (e infatti ce n'è uno dal titolo omonimo sfornato nel 2019) ma anche come quella dei libri, visto che la storia è parecchio autobiografica, ma anche molto balzachiana e un pizzico 'valjeaniana', per la verità. «Non aveva mai saputo di avere bisogno di amore, e neppure ora ne aveva la consapevolezza, ma lo sentiva in sé, ne era esaltato e pensava che fosse una cosa bella, elevata e meravigliosa.» Come dicevo, parte a razzo, e sebbene impregnato un po' di 'romance', mantiene quel nerbo selvaggio, ribelle e avventuroso incarnato dal protagonista. Ed è proprio la propensione di questo umile e ruvido marinaio verso la bellezza, l'amore, la conoscenza, la spiritualità e la letteratura, che rende questo percorso 'per aspera ad astra' avvincente, stimolante ed estremamente fruibile grazie alla bella scrittura fluida e incisiva che trasmette vigore e vitalità. «E così sei venuto dal fango, Martin Eden», disse con tono solenne. «E ti sei purificato gli occhi a una gran luce, e ti sei fatto largo tra le stelle, facendo tutto ciò che la vita ha sempre fatto, lasciando "morire la scimmia e la tigre" e strappando una nobile eredità a tutte le potenze dell'universo».

Ho letto questo libro con un gruppo di lettura ed è stato davvero difficilissimo fermarmi per rispettare le tappe, perché è un libro che ho amato sin dalle primissime pagine. Un turbine di emozioni che ti travolgono e ti fanno empatizzare col protagonista. Avevo assolutamente sottovalutato questa splendida lettura, che invece ora è entrata a fare parte della mia top 10 dei libri preferiti. Lo consiglio a tutti/e.

Pensavo che London fosse uno scrittore di romanzi per ragazzi ma non è questo il caso. Il romanzo è molto intenso e ti coinvolge nelle vicende di Martin, ragazzo autodidatta dotato di un grande entusiasmo e forza di volontà che cerca di elevarsi culturalmente e socialmente. La trama sembra alquanto semplice ma non lo è, ci sono molte citazioni filosofiche e politiche. Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura, Martin è talmente ben caratterizzato che ti sembra di conoscerlo, ho seguito tutto il suo percorso di crescita e cambiamento provando sentimenti contrastanti, a volte di tenerezza altre di rabbia. Offre spunti per molte riflessioni.