Love holidays

  F&T, ovvero, per i non iniziati, Fosco Maraini e Topazia Alliata. Una coppia sui generis, alla quale tutti, stringendoci a un amore idealizzato, vorremmo vagamente assomigliare. F&T sono giovani, scanzonati, colti, irriverenti ai codici perbenistici che dominano l'Italia del tempo (anni Trenta), e soprattutto traboccano di vita. Vita che sfogano in avventure costantemente rinnovate: in moto sulla strada, con corda e pedule per l'arrampicata sulla roccia, in mirabolanti discese in sci, tra le onde del mare con una sfacciata tenuta adamitica. Il giovane etnologo Fosco, destinato ai grandi viaggi in oriente, e la pittrice Tobazia ("Topsy") vivono la loro stagione formativa nel paese che si sta preparando alla guerra. E raccontano, ritraggono, fissano su veri e propri quaderni dei ricordi di quell'età dell'oro che segnerà per sempre la loro vita. Di quei quaderni arriva ora un'edizione assai preziosa, dalla grafica volutamente retrò (anche se un po' compiaciuta), che raccoglie attraverso le cartoline, le mappe, i disegni di Topazia, e le fotografie d'epoca di Fosco, i viaggi in lungo e in largo per l'Italia che i due ragazzi, poco più che ventenni, intrapresero tra il 1934 e il 1935. Materiali diversi, sempre accompagnati dalle note puntuali di Topazia che con calligrafia pulita teneva a restituire la cronaca viva dei loro incontri, delle esperienze più buffe e degli incidenti più assurdi, consapevole della straordinaria forza di quel giovane amore, fuori da qualsiasi convenzione corrente, aperto alle novità che si respiravano all'epoca. Li ritroviamo curiosi a leggere le tesi neuroscientifiche di Bergson o attenti alle composizioni di Lèger, chiusi in qualche piccolo albergo, trovato per caso. I due provengono da famiglie importanti, poliglotte, parlano inglese e scherzano con la parlata fiorentina e il dialetto siciliano, insomma sembrano essere baciati dalla grazia. Superano difficoltà e imprevisti senza mai perdere apparentemente l'allegria: decidono di andare a vivere insieme schivando il rito di passaggio delle nozze: non solo, Fosco ritiene possibile addirittura un azzardo di poligamia. In apertura è da leggere l'introduzione dal tono sentimentale, scaldata dall'affetto e dalla nostalgia, di Dacia Mariani, figlia che ai due genitori ha dedicato i suoi libri migliori. E ancora di più curiosa natura sono le note storiche dell'altra figlia di Fosco, Toni, che racconta la stria di questi quaderni rimasti sepolti sotto a polvere dentro una fantomatica scatola numerata "16". Il volume risulta un'operazione elegante, forse un po' troppo d'occasione. Contiene fotografie che hanno un valore testimoniale fuori dal comune, e le lettere, quando ritagliate da tutto il superfluo, sono ancora vivacissime, personali. Pagine dove il lessico comune è la prova migliore di un grande affiatamento emotivo e fisico.   CAMILLA VALLETTI