(Edimburgo 1850 - Upolu, Isole Samoa, 1894) scrittore inglese. Dopo una giovinezza ribelle, in polemica col padre e con il puritanesimo borghese del suo ambiente, diventò avvocato, ma non esercitò mai la professione. Per ragioni di salute (era malato di tubercolosi) e per spirito d’avventura, viaggiò a lungo in Europa e in America, collaborando a periodici con novelle, saggi e poesie. Nel 1879 sposò un’americana divorziata, madre di due figli e di dieci anni maggiore di lui. Raggiunto un certo benessere economico, nel 1888 partì per una lunga crociera nel Pacifico, stabilendosi infine (1891) nelle isole Samoa. Vi condusse una vita tranquilla, lavorando fino alla morte, circondato dal rispetto e dall’amore degli indigeni, che difese più volte dalle prepotenze dei bianchi.Dopo aver pubblicato libri di vario genere, tra i quali Un viaggio nell’entroterra (An inland voyage, 1878) e Viaggio a dorso d’asino nelle Cevenne (Travel with a donkey in the Cevennes, 1879), la raccolta di articoli filosofici e letterari Virginibus puerisque (1881) e le novelle di Le nuove notti arabe (The new arabian nights, 1882), S. raggiunse improvvisamente la notorietà con L’isola del tesoro (Treasure island, 1883), ancora oggi il suo libro più popolare, che rinnovava la tradizione del romanzo d’avventure. Nel 1886 uscì Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde), in cui la narrazione di un caso di sdoppiamento di personalità assume un potente valore allegorico, illuminando le forze del bene e del male presenti nella natura umana. Nello stesso anno S. pubblicò Il ragazzo rapito (Kidnapped), cui più tardi diede una continuazione con Catriona (1893). Nel 1888 uscì La freccia nera (The black arrow) e nel 1889 Il signore di Ballantrae (The master of Ballantrae), in cui il tema della fatale attrazione del male è magistralmente rappresentato nella storia dell’odio tra due fratelli. Di ambiente polinesiano sono i racconti I trattenimenti delle notti dell’isola (The island nights’ entertainments, 1893) e Nei mari del Sud (In the South seas, postumo, 1896). Postumi uscirono anche due romanzi incompiuti: Weir di Hermiston (Weir of Hermiston, 1896), da molti critici considerato il suo capolavoro, e Saint Yves (1898).S. appartiene a quel complesso movimento letterario che, reagendo al naturalismo e al positivismo, sfocerà nel simbolismo e nel decadentismo. L’originalità della sua narrativa è determinata dall’equilibrio tra un’accesa fantasia e uno stile chiaro, preciso, nervoso, in cui S. mise a frutto la lezione di Flaubert e Maupassant. Artista estremamente versatile, affrontò i generi letterari più diversi, dalla poesia al romanzo semipoliziesco, dal romanzo storico alla novella esotica. Ma la sua fortuna non può essere attribuita soltanto all’uso quasi virtuosistico del mezzo espressivo: il nucleo della sua opera è morale. Sfruttando la libertà narrativa consentita dal racconto fantastico e dal romanzo di avventure S. espresse, in una forma mitico-simbolica altamente suggestiva, idee, problemi e conflitti, proiettandoli nelle circostanze più insolite e inattese (importante, in tal senso, il ruolo svolto nelle sue storie dai «luoghi», dai «fondali», che si pongono quasi come matrici dell’azione e del dramma).