Un'isola di mistero

Questo volume - unitamente alla sua seconda parte separatamente edita dal medesimo editore (“Dalle caverne e dalle giungle dell'Indostan”) - si presta ad una doppia lettura. Da un lato si inserisce nella letteratura di viaggio di fine Ottocento e ci mostra le peregrinazioni e le avventure della scrittrice/ protagonista e dei sui suoi compagni di viaggio attraverso l’India; un mondo ancora solo superficialmente colonizzato dagli europei e ricco di tradizioni incontaminate ancora mal conosciute. Al contempo, attraverso una lettura meno superficiale, ciò che viene narrato può essere apprezzato sotto il profilo sapienziale. La protagonista, già fondatrice della Società Teosofica, attratta dal contatto con ogni forma di religiosità, attraverso il suo girovagare (non sempre preventivamente programmato) ha modo di avvicinarsi ad antiche fonti del Sacro e maturare il proprio percorso spirituale. Gli incontri con santoni, maghe, sacerdoti e semplici fedeli che replicano riti secolari, la vista di meraviglioso fenomeno naturali e di simboli incisi su antiche pietre semi cancellate dal tempo costituiscono infiniti tasselli che, una volta vagliati, aiutano a meditare e a placare la sete dell’Assoluto.