Io non tacerò. La lunga battaglia per la giustizia

l libro raccoglie, per lo più, discorsi e interviste del giudice Caponnetto dal 1992 al 2002. Il lettura è scorrevole, mi è piaciuta moltissimo la prima metà del libro. Peccato che verso la fine non mi ha entusiasmato particolarmente e ho avuto difficoltà a terminare la lettura. Il giudice tratta di molti argomenti, tutti inerenti la mafia ovviamente, in maniera molto semplice. Spiega i rapporti gerarchici all'interno di Cosa Nostra e la differenza tra il gruppo di fuoco capeggiato da Riina e l'impero economico finanziario di Cosa Nostra. Il giudice si concentra molto su rapporto tra mafia e sistema politico-istituzionale, ritenendo che sia proprio questo il tratto distintivo della mafia rispetto le altre forme di criminalità organizzata e delinquenza tanto che è afferma: "la lotta alla mafia non sarà mai vinta fino a che non sarà reciso il legame mafia/politica". Altro tema affrontato è l'importanza della scuola e della sua "funzione educativa e 'politica', ossia una funzione educativa che volga a formare il cittadino, il membro della polis, della città". L'obbiettivo del giudice Caponnetto è quello di trasmettere un messaggio di speranza, rivolto soprattutto ai giovani. Ci invita a non mollare mai, a lottare, con i nostri comportamenti quotidiani, per un'Italia migliore e più onesta, correndo il rischio in prima persona, a non tradire mai i nostri ideali e a vivere per gli stessi

Libro molto bello e interessante, da cui traspare una grande umanità e una grande serietà professionale.