L' incontro

Poco verosimile, ma geniale, colto e avvincente. Delizioso alla lettura, una bella sorpresa.

Questo è un libro stupefacente, che leggerei e rileggerei un milione di volte. E’ un’esplosione di misteri, segreti e storia. Un susseguirsi di indizi che affascinano dalla prima all’ultima pagina.

L’incontro di Vincenzo Cerami è un romanzo piacevolissimo da leggere, almeno lo è stato per me, pur dovendo ammettere che in esso si dipana una vicenda a tratti inverosimile, questo però non ha diminuito la godibilità della lettura. Un importante docente di una università romana scompare lasciando nello sgomento tutti i suoi colleghi perché la scomparsa è preceduta da una serata in suo onore in cui lui inaspettatamente sputa veleno su tutti i suoi amici e colleghi lasciandoli esterrefatti. Qualche mese dopo uno studente appassionato di enigmistica acquista una rivista piena di rebus, indovinelli ed enigmi, li risolve tutti tranne uno, una lunga poesia con versi enigmatici che si dimostrerà essere un’ardua caccia al tesoro in giro per l’Italia, dove il tesoro sarà proprio la soluzione dell’enigma della misteriosa scomparsa del professore, ma il giovane ben presto si accorge che dietro questo rompicapo c’è anche altro, e qui il libro acquista spessore perché al piano ludico della caccia al tesoro si contrappone tutto un insieme informazioni dove si alternano momenti riguardanti la vita e il dolore privato del professore legato alla prematura morte del figlio con vicende legate agli anni di piombo, questa parentesi di storia italiana emerge prepotentemente costringendo il giovane a fare i conti con una pagina di storia di cui sapeva poco e poco gli interessava, e qui c’è anche un atto d’accusa verso la società e la sua troppo frequente perdita di memoria. Molto belle le pagine in cui l’ex moglie del professore, raggiunta a Parigi in una delle tappe di questa caccia, ricorda la loro comune esperienza dolorosa. Insomma un libro assai accattivante che si legge molto agevolmente pur conservando un discreto spessore.