La grande storia della prima guerra mondiale

Nel fango delle Fiandre morirono e soffrirono milioni di uomini. Chi si ricorda di loro? Anche quelli con un nome sulla lapide sono ormai militi ignoti... Così scrive Gilbert riportando un articolo letto su un giornale. È forse l'unico libro, tradotto in italiano, sulla Grande Guerra vista e vissuta dai Tommies britannici...Mons, Ypres, Neuve Chapelle, Loos, Gallipoli, La Somme, Thiepval, Passchendaele... Nomi mitici, grondanti di sangue, nella storia militare britannica... Ho visitato decine di cimiteri di guerra del Commonwealth sparsi in Francia e in Belgio dove riposano centinaia di migliaia di soldati inglesi, scozzesi, gallesi, irlandesi, australiani, canadesi, neozelandesi, sudafricani, indiani... Ho visitato Anzac Cove, il NEK, Lone Pine... luoghi di morte nella penisola di Gallipoli... Il libro meraviglioso di Gilbert ricorda quegli uomini e quei luoghi, ormai dimenticati... Parla dei Pals Battalions, formatisi spontaneamente in tutta la Gran Bretagna quando Lord Kitchener richiese 100000 volontari da inviare in Francia quando ormai l'esercito regolare e quello territoriale non avevano più uomini sufficienti perché falciati a decine di migliaia dalle mitragliatrici tedesche... Sì, è vero, il libro si concentra sui Tommies e trascura altri fronti, ma di Caporetto esistono già un'infinità di libri, mentre il sacrificio dei giovani britannici è pressoché sconosciuto o volutamente ignorato qui da noi... Il 1 luglio 1916, sulla Somme, morirono oltre 20000 uomini, oltre 30000 i feriti... in un solo giorno! Gilbert ci ricorda inoltre la carneficina di Verdun, nel 1916. L'offensiva tedesca a Verdun fu pianificata con l'unico scopo di dissanguare l'esercito francese! Leggiamo inoltre i nomi di molti soldati britannici morti sul fronte occidentale. Gilbert li rende giustamente protagonisti di questo libro perché in quell'immane conflitto non furono i generali o i politici a combattere nelle trincee, ma i soldati... come in tutte le guerre.

Forse il più completo e appassionante testo sulla più grande carneficina europea. Tutti i fronti sono analizzati fin nei minimi dettagli. Per quanto riguarda il fronte italiano, in risposta a tanti patriottici recensori, mi spiace, ma è considerato, e lo è stato, un fronte minore, di poca rilevanza tattica e strategica… E come tale viene considerato dallo storico. Assolutamente da leggere

Ho letto solo il primo volume del libro poichè diviso in 2 parti.Personalmente, la prima critica che faccio è la quasi totale mancanza di nesso tra il titolo del libro e l'argomento narrato. Non si tratta della "grande storia della prima guerra mondiale" ma delle guerre combattute dall'Inghilterra durante il 1914-915. L'inizio del libro parla delle cause che portarono al conflitto in maniera scadente e incompleta cosicché al lettore alle prime armi come me, non viene fornito un "bel quadro di partenza". Spezzo una piccola lancia a favore dello scrittore il quale ha mostrato la Grande Guerra non da un punto di vista totalmente politico ma attraverso le testimonianze dei militari partecipanti. Non vengono narrate quasi mai le vicende sul fronte italo-austriaco ma lo scrittore ha scelto di dare maggior rilevanza alle guerre sul fronte turco, forse per via di un sentimento patriottico verso la sua Inghilterra. Non leggerò il secondo volume