I fratelli di Kabul

Non fatevi ingannare dal titolo: la storia non è ambientata a Kabul. Il romanzo racconta il percorso di due fratelli verso l'Europa ed in particolare l'Inghilterra. Attraverso le vite di due ragazzini si approfondisce la storia travagliata dell'Afghanistan. Un racconto dolce e crudo allo stesso tempo. Il tema che è alla base del libro è quello attuale delle migrazioni e dei migranti.

Non è Dagli Appennini alle Ande, il racconto di De Amicis sulle cui pagine abbiamo versato calde lacrime quand’eravamo ragazzi. In fondo era un romanzo buonista, dove il senso dell’avventura prendeva il sopravvento sulla dura realtà della vita. Questo della Brothers è un romanzo full immersion, che non fa sconti e getta in prima pagina la brutalità e i soprusi quotidiani che devono subire i migranti di tutte le nazionalità. Il racconto si basa sulle vicende di due ragazzi afghani, Aryan, di 14 anni e fratellino di 8 anni, Kabir. Tramite i loro occhi e le loro impressioni, vediamo snodarsi sulle pagine i territori attraversati, i petrosi deserti, le pianure della Grecia dove saranno costretti in quasi schiavitù a raccogliere i prodotti dei campi, in un duro lavoro simile a quello della raccolta dei pomodori nel nostro Sud. Entrambi sono stati segnati da orribili eventi, Aryan sodomizzato da un cugino mentre era ancora in patria, il piccolo Kabir costretto a subire la stessa sorte nei campi della Grecia. Il racconto ha un ritmo frenetico, non si arresta mai, ed è un fatto che il testo non è diviso in capitoli, si snoda senza interruzioni. Così il lettore è preso negli ingranaggi ed è costretto a una lettura sostenuta, senza calo di attenzione. Non c’è pietà in questo mondo di diseredati: tutti li sfruttano e li derubano e la sola pietà viene proprio dai compagni di sventura. Non sono poche le volte che le autorità di confine li catturano e li respingono sui loro passi, prolungando l’agonia e i costi di questo pellegrinaggio infinito, con i piccoli costretti a chiedere aiuto alle famiglie rimaste casa. Cose già viste e risapute da giornali, da riprese in diretta TV, ma prive del dramma di cui sono intrise queste pagine. Il sogno è raggiungere l’Inghilterra, dove potranno studiare e farsi una nuova vita. Da Calais il passaggio è quasi impossibile, i gendarmi francesi picchiano duro e selvaggiamente. Alla fine ci riusciranno, ma pagando un prezzo altissimo.