Foo Fighters

Bell'album di esordio dei Foo Fighters, risalente al lontanissimo 1995, appena un anno dopo la prematura scomparsa di Kurt Cobain. Parecchie canzoni "potenti" come "I'll Stick Around", "Good Grief" e "Wattershed". Col senno di poi, non sorprende che i FF siano diventati un'enorme e importante rock band.

Il 1994 ha decretato la fine dell'epopea del genere grunge con la morte di Kurt Cobain: certo, ma per qualcuno c'è stato anche di più. Per Dave Grohl, ad esempio, ex batterista dei Nirvana ora improvvisamente disoccupato, si sono aperte le possibilità di pubblicare un disco solista. Personaggio energico e sfrontato quando serve, il Nostro è stato però abbastanza schivo da scegliere di nascondersi dietro uno pseudonimo fantasy, relativo alla caccia agli alieni: Foo Fighters. Pochi avrebbero scommesso su questa ghost-band, destinata invece a raggiungere in pochissimo tempo un successo strepitoso e a prendere forma concreta. In questo cd d'esordio c'è comunque il solo Grohl a suonare e cantare tutto, se si eccettua la comparsata in X-static della chitarra di Greg Dulli degli Afghan Whigs. Ed è un piacere per le orecchie di qualsiasi appassionato di rock: in Foo Fighters ci sono brani pop punk trascinanti come il primo singolo This is a call o la scatenata Wattershed, c'è l'intensa, drammatica Oh, George, ci sono pezzi più complessi dal punto di vista della scrittura come Alone+easy target o Floaty, c'è l'allegra Big me (terzo singolo e pezzo di maggior notorietà dell'album, ancora oggi fra le più amate dai fans della band), c'è la country-punk For all the cows, c'è la dilatata Exhausted. Un album registrato a basso, ma dignitosissimo budget, dalle sonorità acerbe, ma deflagrante nei suoi episodi più rock e avvolgente in quelli più intimi: viva Foo Fighters, viva i Foo Fighters.