La ferocia del cuore

Giallo ambientato a Bangalore, tra eunuchi, commissari corrotti, un detective un po'acciaccato che rincontra una vecchia fiamma e che ha un difficile rapporto col figlio. Perde presto di mordente. Toppo lungo, un po'ripetitivo, a volte confondevo i personaggi.

Anita Nair si rivela un'ottima scrittrice anche di gialli. L'ispettore Gowda è una specie di Wallander indiano, ma anche i personaggio di contorno sono vividi e ben delineati, e l'ambientazione molto curata, uno sguardo acuto sulla nuova società indiana. Speriamo che sia l'avvio di una serie.

Ho appena letto questo libro, pubblicato ormai qualche anno fa, e ne aspetto con ansia il seguito. Mi è piaciuto molto il personaggio dell'ispettore Gowda, cinico e disincantato ma con la voglia di ritrovare le motivazioni e l'energia della giovinezza e dei primi anni in polizia. E mi sono piaciuti tutti i personaggi di contorno, ma soprattutto la commistione tra thriller (con risvolti anche molto drammatici) e ritratto dell'India di oggi, tra barbarie (e crudeltà) e modernità. Insomma, è un thriller di alto livello, se vede che è scritto da una scrittrice che ha alle spalle una lunga esperienza.