Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole. Ediz. ampliata

Vera Gheno è competente ed educata, e questo fa di lei un'ottima divulgatrice.

Lucida, incisiva e mai pretestuosa, Vera Gheno analizza l'uso del maschile e del femminile nella lingua italiana in una prospettiva di uguaglianza di genere. E lo fa in maniera concreta, attingendo soprattutto ai post e ai commenti sui social, chiamando a riferimento istituzioni come l'Accademia della crusca e dizionari, spiegando, esponendo le proprie tesi, lasciando aperte anche possibilità d'uso. Dopo la lettura di questo libro si è più edotti sulla lingua italiana e la sua evoluzione, più consapevoli sull'uso di alcune parole e soprattutto più aperti a utilizzi diversi.

Nomina sunt consequentia rerum. È il primo libro che leggo di Vera Gheno, ma ne ho già comprato un altro (Le ragioni del dubbio) e altri ne leggerò. Trattata come un'estremista, invece, Vera Gheno, oltre ad essere una sociolinguista, accademica, traduttrice e tanto, tanto altro, è una bravissima divulgatrice: aperta al dubbio, paziente, accurata e chiara nelle spiegazioni. Per conoscere bisogna studiare, informarsi, aprirsi, ascoltare. Queste indicazioni valgono anche solo per formarsi un'opinione da diffondere sui social. La lingua è viva, la società è mobile. Ciò che oggi non è sentito come naturale all'orecchio della comunità dei parlanti, potrebbe diventarlo, ho speranza nel futuro, che, però, comincia da quello che si costruisce oggi. Inoltre, il rispetto dei bisogni delle persone è più importante di ogni altra questione. Intanto studio, mi informo, mi apro, ascolto. Libr-ida-leggere 📚