L' estate che cambiò tutto

A me è piaciuto tantissimo, molto più di un thriller, è romanzo di formazione, parla di amicizia, delle difficoltà di avere una famiglia instabile e tante altre cose... leggetelo

Da appassionata dei thriller, non potevo non leggere questo libro che mi è piaciuto particolarmente. E' ambientato negli anni Settanta a Larson, una piccola cittadina del Midwest e, come in tante piccole cittadine, è difficile tenere dei segreti. I protagonisti sono quattro ragazzi: John e Jenny che sono fratelli, Gloria e Rudy. Ognuno di loro ha dei vuoti dentro, una propria storia che causa loro infelicità. John e Jenny vivono con una madre che trova la pace solamente bevendo, Rudy è il figlio di un padre potente e violento e Gloria...beh la situazione di Gloria si scopre leggendo il libro! Durante l'estate del 1971 i quattro ragazzi trovano un cadavere di una ragazza in un lago e dal quel momento le loro vite cambiano e da ciò capiamo anche il titolo. L'estate del '71 cambia tutto e nelle vite degli amici compaiono tanti misteri all'apparenza misteriosi e irrisolvibili. Sullo sfondo di un thriller la scrittrice ci propone un romanzo di formazione inquietante e misterioso con un atmosfera cupa e tesa grazie allo stile caratterizzato da frasi nette e brevi, da parole taglienti e colpi di scena insospettabili. La Lewis ci mostra il ritratto di una società sbagliata dove solo il denaro ha potere. Tutti gli adulti della cittadina di Larson sono corrotti, dal commesso al contadino, dalla propria madre al pastore. In questo mondo crudo e difficile i quattro giovani devono fare i conti con ciò che accade, con le proprie paure e la voglia di scoprire la verità e soprattutto scappare da un posto buio, sbagliato e senza speranze. Ho apprezzato molto il fatto che la Lewis, sotto l'apparenza di un tipico thriller, abbia scritto un vero e proprio romanzo trattando molti temi e caratterizzando tutti i personaggi. Lo stile di scrittura della Lewis è da brividi, certe frasi ti colpiscono il cuore e ti senti coinvolto nella storia con una grande voglia di aiutare John e i suoi amici di scoprire la verità, di scappare e di cambiare le proprie vite.

Il nocciolo delle storia e le atmosfere ricordano molto Stand by me di Stephen King, anche se poi la narrazione affronta anche temi diversi. La storia regge, nonostante ogni tanto risulti improbabile una tale concentrazione di marcio, degrado, squallore in un'unica cittadina, in cui gli adulti sono tutti corrotti. Bella la descrizione del paesaggio e l'amicizia tra i quattro ragazzi, i loro giochi e i loro segreti. Insopportabile invece l'insistenza con cui l'autrice descrive le sensazioni fisiche del protagonista, che è anche voce narrante, con l'obiettivo di dar conto del suo stato d'animo mentre si trova ad affrontare minacce, bugie, aggressioni e scoperte sconvolgenti: è tutto un budelle che si torcono, fuoco che scorre nelle vene, lampi e colpi alla testa e al cervello, lacrime che salgono agli occhi, bocche che si asciugano, gambe che tremano, nelle mille varianti che l'autrice usa ogni 2-3 pagine. Ben costruito il finale, non scontato.