Dove ballano le ragazze

Cinque racconti che raccontano di paternità, di solitudine, della crisi – o del ruolo – dell’uomo (del maschio) nella società e, perché no?, della crisi della scuola pubblica. Situazioni estreme o portate all’estremo, ansie e ossessioni di gente comune in un libro da non perdere! Affascinante la scrittura e intriganti le trame. Leggendo mi sono chiesta cosa poteva aver visto o vissuto l’autore o l’uomo, Alessandro Cartoni, per poter indagare così a fondo nella psiche dell’uomo, per raccontare “la tana di ostilità e di odio” in cui alcuni si chiudono, la “nostalgia fatta di rabbia, desiderio e rancore” che prende altri, per riconoscere il “monomaniaco onanista”. Nel primo racconto, L’esercito di Giulia, il papà di Giulia a un certo punto ha smesso di “resistere” e ha ceduto alla sua bambina di 7 anni (che quando può usa una strategia: “l’isolamento dell’avversario”) e al suo “esercito di alleati fedeli e pericolosi”, i suoi bambolotti. Acuto. Nel secondo racconto, I vermi, il prof Luca Spalletti è in terapia. La dottoressa gli dice che in Italia il 40% dei pazienti in terapia è costituito da insegnanti. Gli suggerisce di tenere un quadernino, e lui ne porta due con sé per tutta l’estate, per annotarsi le cose che non vanno e quelle che vanno. E intanto i vermi entrano in casa e nel letto... 'Effetti del tempo e dell’esilio' meriterebbe una recensione tutta per lui. Ma ognuno dei racconti ha qualcosa da dire. Un libro che ci porta a riflettere, per fortuna spesso col sorriso sulle labbra “Ogni suo personaggio è uno specchio”, ha scritto Angelo Canaletti e davanti a uno specchio, da soli, a un certo momento tutti dobbiamo guardare con attenzione e togliere la maschera. Chi ha il coraggio di specchiarsi? Decisamente consigliato