Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada

Questo coraggioso libro denuncia la moderna tratta delle schiave, ovvero giovani donne, spesso minorenni, che con l'inganno vengono convinte a lasciare i loro Paesi d'origine per venire in Italia a "lavorare". Dopo aver affrontato un durissimo viaggio (spesso attraverso il deserto libico e poi arrivando in Italia sui barconi) scoprono la cruda realtà, e cioè che non sono state portate qui per svolgere un lavoro onesto, bensì a prostituirsi. Vengono buttate sulla strada e sono costrette dai loro aguzzini (i "magnaccia" e le "madame") a rimanerci con la violenza, con torture fisiche e psicologiche, con riti vodoo e la minaccia di ritorsioni nei confronti dei famigliari rimasti in patria. Don Aldo Bonaiuto, l'autore del libro, è in prima linea per cercare di strappare almeno alcune di queste ragazze dalla strada, seguendo le orme di don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. L'autore si oppone fermamente alla proposta, che talora riemerge nel dibattito politico, di far riaprire le "case chiuse": sarebbe solo un modo per rendere legale la più abietta forma di schiavitù che esista, perché "la persona non è merce e anche i rapporti sessuali non si possono acquistare né umiliare". Chiude il libro una serie di testimonianze raccontate in prima persona da queste ragazze, semplici ma toccanti nella loro spietata verità. Un libro-denuncia che apre gli occhi sulla vergognosa tratta delle schiave, che è sotto gli occhi di tutti e prosegue indisturbata, tra la totale indifferenza della società e delle istituzioni.