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Questo libro e' il frutto di una non riuscitissima operazione editoriale, oddio, magari economicamente riuscita, ma non certo nella soddisfazione dei lettori. L'intento e' limpido, l'editrice, dispiaciuta dall'assenza di questo scritto di Cazotte in edizione italiana decide che e' venuto il momento di una riedizione, rammenta che Camilleri ne ha fatto cenno in un racconto e lo contatta per un'introduzione; introduzione che si trasforma in un raccontino, e dopo un altro poco di restyling, dalla copertina del libro sembra che ci troviamo di fronte ad un libretto scritto a due mani, da Cazotte e Camilleri. La sostanza invece e' un'altra, quello di Camilleri e' un raccontino che fa da simpatico supporter allo scritto di Cazotte, quindi molti acquisteranno il libro, non avendo manco la piu' pallida idea di chi sia Cazotte e che oltretutto scrive nel 1772. Un utente medio di Camilleri e' davvero difficile possa apprezzare anche Cazotte, non hanno assolutamente nulla in comune. Ergo questo libro puo' piacere, se si ha un minimo di interesse o di coivolgimento per un racconto sul diavolo scritto all'epoca di Voltaire. Se lo stile di Camilleri non provoca ondate di disgusto, se si sguazza tra i termini siciliani e nell'ironia dello scrittore come un pesciolino dentro il mare, se si è consapevoli che il nome di Camilleri qui è solo un'abile operazione commerciale (il racconto, divertentissimo, occupa appena 25 pagine), se il fine pedagogico di Cazotte non appare stucchevole e anacronistico, se si gode delle introspezioni e delle attente descrizioni dell'intellettuale antilluminista settecentesco, se l'esoterismo diverte senza condizionare la vita, questo libro vi piacerà in maniera insostenibile.
La lettura mi ha deliziata:incantevole la Biondetta settecentesca, che sembra uscita da un Watteau e divertente il diavolo che arriva all'estrema perversione di tentare se stesso.Camilleri si diverte quando scrive, e comunica il suo umore al lettore (anche se - sembra dire - coi tempi che corrono non c'è molto da divertirsi)Lo ammiro e lo ringrazio. Per questo e per altri scritti. Ma lui, che ha creato un Montalbano che ormai vive di vita propria, a chi si assimila? A Lui o a quell'altro? Armida Pollastro
HANNO RAGIONE MAUNAKEA E BENEDETTA, IO SONO LA CLASSICA UTENTE MEDIA LETTRICE DI CAMILLERI E DI ALTRI SCRITTORI, NON SAPEVO CHI ERA CAZOTTE - ORA LO SO - E NON PROVO IL MINIMO INTERESSE PER I RACCONTI DIAVOLESCHI. ERGO IL LIBRO NON MI E' PIACIUTO, QUESTA RIVISITAZIONE SE LA POTEVA RISPARMIARE, E DIRE CHE LIBRI DI CAMILLERI MI ENTUSIASMANO SEMPRE, NON SOLO QUELLI CON MONTALBANO, ORA SONO CURIOSA DI LEGGERE - PENSIONE EVA - GIA' ABBASTANZA PUBBLICIZZATO.
Recensioni
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