Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 34 liste dei desideri
Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia
Disponibilità immediata
16,15 €
-5% 17,00 €
16,15 € 17,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
16,15 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
17,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
17,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
16,15 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
17,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
17,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia - Francesco Lepore - copertina
Chiudi
delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia

Descrizione


Attraverso l’attenta ricostruzione del delitto Francesco Lepore racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT+ italiano.

Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti – «i fidanzati» – e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «frocio patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l’orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre.Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l’omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com’è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l’ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina – nipote di Toni – confessa: i due l’hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell’ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l’opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l’esistenza dell’effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza, il 9 dicembre 1980, sull’onda emotiva della grande manifestazione tenutasi a Giarre, veniva fondato a Palermo il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2021
22 giugno 2021
192 p., Rilegato
9788817157407

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(3)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(3)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Francesco
Recensioni: 5/5

Il libro di Francesco Lepore colma opportunamente una lacuna storica decennale, ricostruendo e significando oggettivamente quello che è stato il delitto di Giarre del 1980, di cui sarebbe bene prendere coscienza soprattutto tra le giovani generazioni che di quel fatto non sanno ancora nulla o quasi (il libro potrebbe essere convertito anche in un documentario da far girare e discutere nelle scuole, per esempio). L'Autore ne prende spunto per disegnare, seppur a grandi linee, la storia LGBT+ degli ultimi quarant'anni in Italia. E lo fa con precisione, senza forzature o vaghe interpretazioni, basandosi sulla storia e i suoi protagonisti. Il libro è davvero ben fatto, ben scritto e ben argomentato e mi sento di consigliarlo a coloro che vogliono essere protagonisti della propria storia, aperti a tutte le diversità, inclusivi e responsabili verso tutti, particolarmente verso coloro che lottano per vedere riconosciuti i loro diritti.

Leggi di più Leggi di meno
passerini
Recensioni: 5/5

una pagina tragicissima la qui verità sembra essere ancora lontana

Leggi di più Leggi di meno
Nico
Recensioni: 5/5

Comunque sia andata, Giorgio e Toni, come Romeo e Giulietta, sono morti perché la società di allora non riusciva ad accettare la loro omosessualità, ma soprattutto non poteva ammettere il loro desiderio di amore. L’omosessualità non poteva essere altro che eccezione, devianza e eccesso. Non poteva essere accettato il normalissimo desiderio di stare insieme e amarsi l’un l’altro, perché usciva da ogni possibile schema di perversione e per ciò stesso diventava un pericolo. Instillava il dubbio della normalità, minando per questo la base stessa di quell’ordine etero-patriarcale, conservatosi granitico e immutabile per millenni. “Il delitto di Giarre” di Francesco Lepore ripercorre questa storia come una sorta di cold case letterario (cit. Paola Guazzo), che riesuma dopo decenni un caso irrisolto. Ma la ricostruzione del delitto va molto oltre la cronaca: l’autore non cerca una verità giudiziaria che forse non sapremo mai e ci risparmia dettagli morbosi alla ricerca di un nuovo improbabile indizio. Il libro cerca un’altra verità, quella di una società italiana che, al sud come al nord, rimuoveva l’omosessualità, la negava, la scherniva, la relegava ai margini. Soprattutto è il racconto di come, da quello che poteva rimanere un macabro fatto di cronaca nera esplose invece il movimento Lgbt+, avviando quel percorso di consapevolezza politica e sociale che ci ha portato, in 40 anni, dove siamo ora, nel pieno della discussione del DDL Zan, passando attraverso due leggi più o meno imperfette, la 164/1982 in materia di rettificazione e attribuzione del sesso e la 76/2016, la cosiddetta legge Cirinnà sulle unioni civili.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(3)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore