Delitti a 33 giri

Renzo Fierro, commissario a Trieste, viene messo alla prova inaspettatamente… perché a Trieste un omicidio è rarità. Angelo Maria Listuzzi, presidente del Porto Giuliano viene trovato assassinato senza un apparente movente ma la freccia di una balestra e un vecchio 33 giri sono indizi a dir poco inusuali e sicuramente originali. La questura cittadina sarà pronta? Un giallo ben strutturato tra rioni e vie cittadine raccontate dipingendo una città in modo sincero e senza tanti fronzoli inutili, la vena poetica è riservata al territorio, alla costante vista sul mare, da ogni angolo e da ogni visuale, come un punto fermo e positivo in un mondo dove c’è troppa confusione e identificazione errata. L’unica nota da rilevare è che da triestina qual sono non posso sapere se la vena critica e ricorrente verso la città in toto possa risultare troppo invadente ad un non indigeno. Positivamente invece Furio Baldassi costruisce abilmente e con sfrontato coraggio, un romanzo con personaggi ben definiti, con un serial killer difficile da individuare! L’autore crea un punto sociale e antropologico del contesto triestino in cui ci sarà da indagare. Molto scorrevole e coinvolgente! “Del resto, la società cambia in maniera così veloce e non sempre migliora, tanto che ormai è diventato difficile a volte capire la differenza tra buoni e cattivi.”