Dark prince

Ottavo capitolo della serie “Gli Immortali”. Protagonisti di questa storia sono la valchiria Lucia, l’Arciera, e Garreth MacRieve, fratello di Lachlain, re dei lykae, la sua storia è stata narrata in “Dark Love”, le due storie avvengono contemporaneamente solo nella prima parte. Garreth, soprannominato il principe delle tenebre, è costretto a diventare re, a causa della scomparsa del fratello Lachlain, questo lo rende triste e arrabbiato, per sfogarsi gioca a rugby con i demoni nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa. Durante la partita, vede Lucia che insegue due coboldi, da subito capisce che la valchiria è la sua compagna. Lucia, per quanto sia attratta dal lykae, cerca di allontanarlo, a causa di un segreto di cui prova una grande vergogna e di cui si vuole liberare. Garreth la segue per un anno in giro per il mondo per aiutarla nella sua missione e per farsi accettare come compagno. Una storia ricca di avventura e di suspence, alla ricerca un talismano che aiuterà Lucia a compiere la missione che la renderà libera di amare il suo lykae. Questo li porterà nella parte più oscura e pericolosa dell’Amazzonia alla ricerca di una civiltà perduta, che conserva l’unica arma in grado di uccidere il dio malvagio, tra pericoli e personaggi oscuri, i due protagonisti riusciranno nell’impresa. Un racconto coinvolgente, accattivante, ben scritto, personaggi ben tratteggiati, così come i paesaggi descritti in modo tale da non essere pesanti o noiosi. Un romanzo che merita di essere letto!

La storia è molto scorrevole e coinvolgente perché si è sempre in trepida attesa del finale. Non è solo una storia d'amore travagliata tra un Lykae e una Valchiria,ma è un'avventura piena di colpi di scena, di azione, enigmi e misteri e anche qualche scena un po' hot. Non si può dire che entrambi siano testardi e orgogliosi,ma non potrebbe esser altrimenti. Facile rimanere totalmente rapiti sia nella missione che nella loro storia. Forza bruta,passione ma al contempo spirito di protezione e gentilezza, qua si rischia di perdere la testa molto facilmente.