Le confessioni di Frannie Langton

Sicuramente mi aspettavo una storia diversa...ma questa storia mi ha annoiata dopo pochi capitoli e non sono riuscita a terminare il libro. Bocciato.

Frannie scrive le sue memorie parlando in prima persona proprio con il suo difensore e i suoi racconti si alternano con momenti estrapolati dal processo e sue considerazioni personali su quanto sta accadendo. Comprata da Mr Langton ed entrata nella sua casa senza aver alcuna voce in capitolo, così come senza avere voce in capitolo ne uscirà, sarà testimone di esperimenti da lui compiuti sugli esseri umani, Morti, su neri, per la precisione, con particolare interesse per quelli albini. Esperimenti verso i quali Langton è stato indotto da colui al quale, una volta caduto in disgrazia, cederà la ragazza: quel Mr Benhan che è stato rinvenuto cadavere nella biblioteca di casa. Solo nel periodo del processo che precede la definizione della sentenza, la ragazza avrà occasione di raccontare la sua verità. Una verità che in pochi hanno intenzione di ascoltare, per un motivo o per un altro. Una verità che parla di catene – siano esse fisiche che morali – di sofferenza ma anche di un amore sbagliato, quello per la sua padrona Al tema della schiavitù in questo libro si somma quello dell’amore omosessuale, tra Frannie e la sua padrona Margherite Benham, inaccettabile a quell’epoca e impossibile da vivere alla luce del sole – ma anche il tema dell’amicizia, della solitudine. il mio voto è solo un 3 su 5 in quanto ci sono dei tratti della storia troppo lenti.

Ennesima storia sulla schiavitù dei neri e sulla loro tratta ma direi che è necessaria perché genera sofferenza e risveglia la coscienza (o almeno si spera che lo faccia). È il romanzo d'esordio più premiato in Inghilterra nel 2019 e i diritti sono stati acquistati dalla Drama Republic per trasformarlo in una miniserie. La protagonista è una mulatta senza compleanni e nè madri di nome Frances che racconta la sua esperienza come domestica. È accusata di omicidio da un tribunale inglese per aver ucciso i suoi datori di lavoro, Marguerite e George Benham, dopo che è stata trovata sul letto insieme al cadavere di lei, assopita e sporca di sangue. "Ma come posso confessare un delitto che non credo di aver commesso?": per non ricordandosi nulla di cosa è successo quella notte, Frances si professa innocente perchè l'unica certezza che sembra avere è quella di non essere un'assassina. Tornare indietro nel tempo e ripercorrere tutte le tappe della sua vita le farà venire in mente come sono andati realmente i fatti quella tragica notte. La verità basterà per convincere la pubblica accusa a non arrestarla e salvarle la vita? Saranno le ultime pagine del libro a dare la risposta a questa domanda ma nel frattempo non mancano i colpi di scena e l'azione. Una storia divisa tra la Giamaica e l'Inghilterra, ricca di intrecci, segreti, passioni e violenze; pochi personaggi ma tutti dalla personalità ben definita. Un libro che ci ricorda ancora una volta che amore e sofferenza spesso sono la stessa cosa.