Le ciccione lo fanno sempre meglio

Per chi ha amato Alice nel primo libro e per chi non la conosce ancora: è la cicciona che è dentro ognuno di noi, quella che si ribella alle convenzioni, che non conosce pregiudizi, che vola alto sulle cose basse. È una favola iperrealistica e non sembri una contraddizione di termini: il registro è quello della fiaba e la realtà viene amplificata con effetti psichedelici. Eppure questo romanzo insegna anche molto perché, come in tutti i racconti di formazione, quando si chiude l'ultima pagina ci si sente migliori.

il libro si legge tutto di un fiato, è impossibile staccarsi dalla lettura. La protagonosta è talmente assurda da far sembrare tutto vero e tutto nella norma, poi mano mano che le pagine scorrono l'assurdità della protagonista diventa assoluta "normalità" e ci si rende conto che è un personaggio che almeno in parte è in ognuno di noi, e pagina dopo pagina ci troviamo a vivere le sue esperienze come nostre. Ha toni crudi, atmosfere a momenti cupe alternati a toni di alta poesia e luccichii sfarzosi, non manca nulla del vivere adesso. si presta a diversi livelli di interpretazione, lascia un forte desiderio di riflessione, dopo questo libro nulla è più come lo vedavamo prima.è assolutamente da leggere, almeno una volta

Questo non è un libro per grasse. Scritto fin troppo bene, anzi benissimo, per il titolo che lo rappresenta. Non avevo letto il primo capitolo, non interessato, pensavo fosse un solito e consolatorio trattato su quanto alla fine si deve piacere a se stessi a aver fiducia nel futuro migliore, un futuro che solo a desiderarlo e nemmeno con tanto impegno arriverà. Qua la protagonista non è solo grassa, è disperata. Nel senso di "senza speranza", non ha voglia e voglie, finge di averle. E' Alice, un donnone scappato al suo primo matrimonio e finita, causa rottura auto, su una spiaggia. Beve e si lascia andare e si lascia prendere dal primo che passa. Poi fa come la Sirenetta. Sì, quella delle fiabe. O come Alice, non lei, quella del coniglio. Si getta in mare, in un buco, entra in un'altra realtà. Finisce dalla Strega del mare, un locale gestito da Drag Queen dove anche lei impara, più per stordimento che per arte, a sedurre una ridda di uomini, donne, uomini e donne insieme, drogati, alcolizzati, quasi tutti, un gay che la vuole sposare, uno spacciatore che la vuole redimere insegnandole a cucinare il ragù. Ma alla fine, all'apparenza consolatoria, la Sirenetta non perde le squame per il principe, Alice non si lascia ammaliare dalla Regina di Cuori e torna in mare aperto. Guai a camminare con le proprie gambe. Una bella lettura, a tratti troppo reale, a tratti irreale. Una scrittrice davvero notevole.