Ci rivedremo all'inferno

E' un bel romanzo. Non proprio tra i migliori di Smith, ma comunque bello. Sostanzialmente il libro è diviso in due parti. Nella prima metà le avventure scorrono tranquille, i personaggi sono scanzonati e guasconi. Nella seconda metà il tono cambia completamente. Si scatena la guerra, interviene il pericolo, le scene diventano cruenti, a volte fin troppo atroci, con un crescendo di tensione fino all'ultima pagina che porterà alla... Buona lettura.

Il secondo libro in ordine cronologico di Wilbur Smith, anche se con una trama semplice e lineare delinea già il grande scrittore che diventerà con la serie di libri sull’antico Egitto. Questo romanzo, ambientato sul fiume del Mozambico all’epoca della prima guerra mondiale e della lotta coloniale tra gli inglesi e tedeschi, mette in luce i meravigliosi pregi del continente africano contro i vizi degli europei, rappresentati in particolar modo dal commissario imperiale tedesco Herman Fleischer. Al centro del romanzo il rapporto conflittuale tra Flynn Patrick O'Flynn, avventuriero di origine irlandese, e Sebastian, un giovane inglese di buona famiglia, uno opposto all’altro, il primo subdolo e approfittatore, il secondo ingenuo e generoso. Nella prima parte del romanzo questi due personaggi sono in antitesi, nella seconda si alleeranno nel desiderio di vendetta. I personaggi sono netti e ben definiti e la storia vola via in un batter d’occhio. Da leggere in estate.